Punto/C: Mimmo Girardi, 'Il Taranto sta pagando le assenze'

Serie C
Alessio Petralla
30.12.2016 16:53

Il 2016 del Taranto si è chiuso con un pesante ko interno. Il Cosenza ha passeggiato sulle ceneri di una squadra facidiata dai numerosi infortuni. Mimmo Girardi, ex attaccante rossoblu, traccia il punto sul Girone C della Lega Pro, iniziando con il ricordare l'ultima sfida con il Cosenza decisa da una sua rete: "Fu la mia prima partita con la maglia del Taranto, avevo solo due allenamenti nelle gambe: Davide Dionigi volle buttarmi subito nella mischia e dopo 20' lo ripagai con il primo gol in riva allo Ionio. Poi ci pensò Bremec, nel recupero, a parare un calcio di rigore a Biancolino: sarebbe stata una beffa, visto che disputammo una gran gara".
 
IL CAMPIONATO: "Foggia, Lecce, Juve Stabia e Matera si giocheranno la promozione fino alla fine. Esiste una netta spaccatura con le squadre di medio-bassa classifica".
 
IL TARANTO: "Se la squadra si compatta può far bene. E' difficile far capire ai tifosi che questo è un anno di transizione, non è facile conciliare risultati e bel gioco. In questo momento bisogna pensare soltanto a fare punti e mantenere la categoria. Taranto-Cosenza? Gli ionici hanno pagato le assenze pesanti e ormai croniche come quelle dei due difensori centrali, Stendardo e Altobello, e di Potenza. Con la squadra al completo, credo che non sarà difficile salvarsi. Il Taranto non sta ottenendo grandissimi risultati sul campo, ma ha una società puntualissima che non sta facendo mancare niente ai suoi calciatori".
 
MAGNAGHI: "Ha grandi qualità. Non riesce a fare gol, ma è forte".
 
MERCATO: "Con la sessione invernale alcune squadre, come Paganese e Casertana, dovranno privarsi di qualche calciatore per rientrare nelle spese".
 
LA VIRTUS FRANCAVILLA: "Non è una sorpresa: ha calciatori forti come Alessandro, De Angelis e Nzola che sta segnando parecchio, oltre a vantare una gran difesa. Squadra con elementi di categoria che sta facendo il suo ottimo campionato".
 
ZONA ROSSA: "Il Taranto non deve smantellare l'organico, ma ingaggiare calciatori affamati. In riva allo Ionio, poi, si può contare sulla spinta del grande pubblico: ricordo che quando arrivai eravamo decimi con uno stadio semi-deserto, ma con i risultati, nelle ultime partite lo "Iacovone" diventò una bolgia".
 
LA SOSTA: "Per gli ionici sarà molto utile: potranno recuperare i numerosi infortunati per ripartire alla grande".
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