Circo Laboratorio Nomade
Circo Laboratorio Nomade

Sono oltre 150 i destinatari coinvolti, tra minori con disabilità, con disturbi evolutivi specifici e neurotipici, nell’innovativa iniziativa di circo educativo promossa dall’Asd e Aps Circo Laboratorio Nomade nell’ambito del progetto BES-T Community in Best Practice, selezionato da Con i Bambini per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Le attività, sviluppate all’interno del borgo di San Simone a Crispiano, rappresentano una delle azioni più significative del progetto e mirano a favorire la comunicazione e l’inclusione sociale attraverso percorsi circensi adattati alle diverse abilità. Il progetto si svolge in collaborazione con gli istituti scolastici IC Galilei, IC Vico De Carolis, IISS Archimede e IISS Maria Pia, oltre che con numerose associazioni territoriali.

Le discipline del circo, riconosciute per il loro valore educativo e neuroplastico, diventano così strumenti accessibili anche agli studenti con bisogni educativi speciali. Giocoleria, equilibrismo e acrobazie sono infatti rielaborati in chiave orizzontale con l’uso di fazzoletti, cerchi, palline, juggle board e tessuti, adattando gli esercizi alle capacità motorie dei partecipanti.

Attiva dal 2009, la scuola di circo lavora con allievi dai 18 mesi fino all’età adulta e promuove da anni attività sportive, artistiche e ludiche in un contesto stimolante e non competitivo. La metodologia messa a punto è ormai consolidata e ha permesso al Circo Laboratorio Nomade di costruire una rete di collaborazioni con scuole, teatri, associazioni e centri socio-educativi su tutto il territorio regionale.

Il progetto BES-T Community in Best Practice, della durata triennale, è promosso dalla Cooperativa sociale LOGOScon Lucia Lazzaro come responsabile. L’iniziativa coinvolge numerosi partner, tra cui Provincia e Comune di Taranto, ASL Taranto, il Centro Servizi per il Volontariato, CREST, Jonian Dolphin Conservation, e varie associazioni attive nel sociale.

Sostenuto dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – frutto dell’intesa tra Acri, Forum Nazionale del Terzo Settore e Governo – il progetto intende creare un nuovo modello di inclusione che coniughi educazione, ambiente e imprese culturali e creative, puntando a rimuovere gli ostacoli che impediscono ai minori più fragili l’accesso pieno ai processi educativi.