Agricoltura, 5 anni per ottenere la qualifica di IAP: ok dal Governo

Nel disegno di legge per la semplificazione delle imprese, adottato dal Consiglio dei ministri, entra una novità significativa per il settore agricolo: i nuovi imprenditori avranno cinque anni di tempo per dimostrare il requisito reddituale necessario al riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).
L’articolo 23 del provvedimento modifica il decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, stabilendo che, nei primi cinque anni dalla presentazione dell’istanza, non sarà richiesto il rispetto immediato delle soglie di reddito agricolo previste finora.
La misura recepisce una proposta già avanzata dalla senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), componente della Commissione Bilancio del Senato, attraverso un emendamento al DL Economia. L’obiettivo è facilitare l’avvio di nuove attività agricole, soprattutto in caso di ordinamenti produttivi a lungo ciclo o di eventi climatici eccezionali che rallentano la piena operatività delle imprese.
“Con questa norma si risponde a un’esigenza concreta di tanti giovani e di chi vuole investire in agricoltura, ma si scontra con tempi tecnici di avvio incompatibili con le scadenze attuali. Ringrazio il Governo e il ministro Francesco Lollobrigida per averla prevista sin dal testo iniziale: è una misura di buon senso che non comporta nuovi oneri per la finanza pubblica, ma ha un grande valore per il comparto agricolo”, ha dichiarato Maria Nocco.
Secondo la senatrice, la riforma favorirà l’insediamento di nuove imprese, il ricambio generazionale e il presidio delle aree rurali e interne, offrendo strumenti concreti a chi vuole costruire il proprio futuro nella terra.