Verdi Taranto: ‘Solidarietà agli operai ex Ilva’

CRONACA
03.04.2021 17:55

Esprimiamo solidarietà agli operai ILVA che, secondo quanto riportato dal sindacato USB, hanno ricevuto una sanzione disciplinare con immediata sospensione dall'attività lavorativa, interdizione ai luoghi di lavoro e richiesta di giustificazioni entro cinque giorni, a firma di Arturo Ferrucci, responsabile delle risorse umane e collaboratore di Lucia Morselli. Alla base delle sanzioni c'è l'accusa di aver messo in cattiva luce l'azienda pubblicando sui social post contro l'ILVA a partire dalla fiction “Svegliati amore mio” andata in onda negli ultimi due mercoledì. Com'è noto la fiction in questione è ambientata in una città indefinita con le ciminiere sullo sfondo e narra la storia di una famiglia che deve affrontare la leucemia della figlia. Peraltro Arcelor Mittal non è nuova a comportamenti gravi contro gli operai. Abbiamo letto sui media che alcuni operai hanno trovato i badge disattivati ai cancelli senza aver ricevuto alcun preavviso, che sarebbe stato licenziato un operaio per abbandono del posto di lavoro mentre era andato a recuperare un collega dimenticato sulla gru. In definitiva i nuovi padroni dell'Ilva hanno una naturale propensione al licenziamento. Non siamo dunque meravigliati dalla rabbia che trasuda dai post degli operai che vivono in un ambiente insalubre e in cui si sono verificati oltre dieci infortuni mortali per non parlare della condizione di insicurezza circa il loro reddito. Le parole degli operai sono in aperta contraddizione con la tesi del mainstreaming che li vuole come pronti a salvare l'Ilva a tutti i costi. Sono parole aspre che dimostrano il livello di stress che si vive in fabbrica e le leggiamo come una richiesta di aiuto alla città e ai decisori. Come Verdi proponiamo da tempo di salvare gli operai e non la nave. Fin dal 2012 portiamo avanti una proposta in tal senso insieme ad Angelo Bonelli e alle associazioni tarantine. Le istituzioni devono lavorare per dare alternative all'Ilva e la vera sicurezza non può venire dallo stipendio di un'azienda decotta come l'ILVA ma dall'avere competenze utili al ventunesimo secolo. Tutto questo si può fare con il PNRR che il governo deve presentare alla Commissione europea e riprendendo la nostra proposta di guardare alle esperienze di altri Paesi che hanno saputo cambiare il modello di sviluppo. Dal 2012 proponiamo di fare come a Bilbao, Pittsburgh e nella Ruhr. Renzi, Calenda e il Pd hanno portato Arcelor Mittal a Taranto. Ora il Pd ha un altro segretario e auspichiamo un cambio di rotta sulla base delle esperienze europee che il presidente Letta sicuramente conosce bene. (Eliana Baldo e Mino Briganti, co-portavoci Ass. Verdi città di Taranto)

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