Taranto, assistenza domiciliare: la cura passa dalla persona e dalla famiglia
Convegno della Asl Taranto con don Massimo Angelelli e focus sul ruolo dei caregiver e infermieri di comunità

Si è svolto oggi, venerdì 28 marzo 2025, presso il Seminario Arcivescovile di Taranto, un importante convegno organizzato dalla ASL Taranto e interamente dedicato al tema dell'assistenza domiciliare. L'incontro ha rappresentato un'occasione formativa per riflettere sul significato profondo della cura, che coinvolge non solo la persona malata ma anche la famiglia e l'intera rete sociale attorno a essa.
Durante i lavori, il direttore generale della ASL Taranto, Vito Gregorio Colacicco, ha sottolineato l'importanza di un approccio olistico nell'assistenza domiciliare, dichiarando che "alle innovazioni organizzative e sanitarie, basate sull’integrazione tra ospedale e territorio, è indispensabile affiancare una visione globale della persona malata e del suo contesto familiare e relazionale".
Tra gli interventi più significativi quello del medico palliativista Mariano Bruni, che ha approfondito l'importanza delle cure professionali per persone affette da malattie gravi e incurabili, sottolineando la necessità di un supporto continuo per alleviare la sofferenza.
Molto apprezzato anche il contributo del direttore dell’ufficio nazionale Pastorale della Salute della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), don Massimo Angelelli, che ha evidenziato il valore delle relazioni nella cura della malattia. "È la relazione a fare la differenza tra essere curati e sentirsi realmente curati", ha dichiarato don Angelelli, ribadendo che la cura deve sempre considerare le esigenze emotive e sociali della persona malata e di chi se ne prende cura.
Ha diretto l'incontro don Cristian Catacchio, responsabile dell’Ufficio Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Taranto, che ha portato la sua esperienza diretta di cappellano presso l’ospedale SS. Annunziata, ricordando quanto sia essenziale tutelare la dignità dei pazienti e delle loro famiglie.
Importante la testimonianza della direttrice del Dipartimento Cure Primarie di ASL Taranto, Giuseppina Ronzino, che ha spiegato il lavoro di integrazione tra ospedale e territorio svolto negli ultimi anni. Ronzino ha parlato, inoltre, della nuova figura professionale dell’infermiere di famiglia e comunità e dei progetti mirati a offrire sostegno psicologico ai pazienti e ai caregiver.
Presente al convegno anche l’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, che ha concluso i lavori invitando a una riflessione più profonda sul ruolo delle relazioni umane nel percorso della malattia: "La malattia crea distanze e difficoltà relazionali, e per questo è fondamentale ripensare il modo in cui operiamo per garantire una cura autenticamente umana".