Acciaierie d’Italia
Acciaierie d’Italia

Slitta di undici giorni l’atteso confronto tra sindacati e Ministero del Lavoro sulla richiesta di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti ex Ilva. L’incontro, inizialmente previsto per domani, giovedì 3 luglio, è stato rinviato all’11:00 del 14 luglio. Il motivo? Secondo quanto si legge nella comunicazione ufficiale giunta alle organizzazioni sindacali, il rinvio si è reso necessario “al fine di consentire più complessive e puntuali valutazioni della crisi in atto”.

Al centro del tavolo c’è la domanda di cigs avanzata da Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria per 4.050 lavoratori, di cui 3.500 nel sito di Taranto, il cuore pulsante della produzione siderurgica nazionale e al centro delle tensioni occupazionali più rilevanti degli ultimi anni.

Nel frattempo, sul fronte istituzionale si muove anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il titolare del dicastero, Adolfo Urso, ha convocato per martedì 8 luglio, a partire dalle 9:30, un incontro con tutti i rappresentanti delle amministrazioni centrali e locali coinvolti nell’iter di sottoscrizione del nuovo accordo di programma interistituzionale legato al piano di decarbonizzazione dell’impianto siderurgico di Taranto.

Un doppio binario, dunque, che da un lato guarda alla tenuta sociale e occupazionale nel breve periodo e, dall’altro, alle trasformazioni industriali promesse nel lungo periodo. Ma il rinvio dell’esame sulla cassa integrazione pesa come un macigno sulle migliaia di famiglie interessate: per molti lavoratori lo spettro di una prolungata incertezza si fa ogni giorno più concreto.