Crisi idrica nel Tarantino: l’acqua arriverà dalla Basilicata
Firmato documento dopo un incontro in Prefettura a Taranto

La Regione Basilicata si prepara a cedere una parte della propria riserva idrica alla Puglia, per fronteggiare l’emergenza che da settimane colpisce duramente la provincia di Taranto. È quanto emerso nell’incontro svoltosi oggi in Prefettura a Taranto, convocato dalla prefetta Paola Dessì, con la partecipazione degli assessori regionali all’Agricoltura Carmine Cicala (Basilicata) e Donato Pentassuglia (Puglia), insieme ai rappresentanti di Cia, Coldiretti, Copagri, e dei comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello e Palagiano.
Durante il confronto, è stato comunicato che la Regione Basilicata, in base al principio di solidarietà, fornirà in tempi brevi parte dell’acqua contenuta nella diga di Monte Cotugno, alimentata dal fiume Sinni, alla rete idrica pugliese. Una misura ritenuta indispensabile, in attesa del completamento dei lavori di manutenzione straordinaria nella galleria del San Giuliano, infrastruttura danneggiata da un crollo avvenuto nel 2023 e da cui dipende il regolare approvvigionamento della zona.
«I lavori sono in fase conclusiva e abbiamo verificato un consumo inferiore rispetto ai volumi assegnati alla nostra Regione. Per questo possiamo cedere una parte dell’acqua disponibile», ha dichiarato Carmine Cicala.
La quantità precisa e la tempistica dell’erogazione saranno definite domani, giovedì 10 luglio, nel corso di un tavolo tecnico tra le strutture delle due Regioni. Intanto, Donato Pentassuglia ha sottolineato l’urgenza di pianificare con precisione i fabbisogni, per garantire una fornitura utile almeno fino al ripristino della funzionalità del sistema San Giuliano.
«Abbiamo firmato un documento congiunto in Prefettura - ha spiegato Pentassuglia -, ma il dettaglio operativo spetterà al tavolo tecnico convocato in Basilicata».
Durante l’incontro, Cia Due Mari, rappresentata da Pietro De Padova, Vito Rubino e Giannicola D’Amico, ha ribadito la necessità di chiarezza sui tempi e sui volumi disponibili. L’associazione ha formalizzato le proprie richieste in una lettera inviata a tutti i soggetti coinvolti, chiedendo che la cessione d’acqua sia continuativa fino al pieno ripristino del collegamento idrico.
L’intesa tra le due Regioni rappresenta un primo, importante passo per affrontare una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni nel territorio ionico, che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e preoccupando le comunità locali.