Promozione, il Ginosa cala il poker e vede i playoff
(Di Domenico Ranaldo) Il Ginosa vince e convince: i biancazzurri calano il poker al “Miani” contro un buon Leverano nello scontro diretto in chiave “play-off” ed agganciano in classifica proprio il diretto avversario, avvicinando la zona “play-off” a una sola lunghezza.
Prestazione superlativa dei padroni di casa che hanno avuto l’atteggiamento e l’approccio giusto ad un match importante e difficile, inanellando il terzo risultato utile di fila. Sull’altra sponda il Leverano, nonostante la sconfitta, non ha dispiaciuto ed anche quando è andato sotto di due reti non ha mollato cercando di restare sempre in partita.
Parte dal primo minuto il nuovo arrivato Mattia Coronese, ex Ostuni (un gradito ritorno in casa ginosina). Gara avvincente e combattuta che è valso il costo del biglietto. Primo sussulto al 3’ quando Magoia, dal limite, conclude con un tiro velenoso che esce di un niente alla destra di Randino. La replica ginosina è immediata (7’) e vale il vantaggio: M. Coronese, dalla destra, mette al centro un traversone velenoso sul quale è lesto Prati ad anticipare tutti e depositare la sfera alle spalle di Conte.
Il Leverano riparte a testa bassa ed al 14’ trova la rete che rimette in parità la contesa: Laena riceve palla al limite e con un tiro maligno sorprende Randino. Qualcuno però non aveva fatto i conti con la grinta del Ginosa che dopo appena due minuti si riporta in vantaggio grazie a Lavazza che dal limite, defilato sulla sinistra, scarica una rasoiata maligna che non lascia scampo all’estremo ospite.
La compagine leccese accusa leggermente il colpo, mentre i biancazzurri restano sul pezzo ed aumentano i giri del motore. Corre il minuto 33 quando gli uomini del tecnico Delle Foglie calano il tris con una perla di Secka da stropicciarsi gli occhi: il numero 11 ginosino avanza e dal limite inventa una parabola maligna a giro sulla quale nulla può Conte, per un “eurogol” da inserire negli almanacchi del calcio. La prima frazione si chiude con un meritato doppio vantaggio dei padroni di casa.
Nella ripresa ci si attende la reazione degli ospiti ed invece è il Ginosa entrare determinato per chiudere definitivamente la contesa. Al minuto 11 è il neo entrato Fede a far gridare al gol con un fendente velenoso destinato nel “sette” ma Conte si supera deviando la sfera in angolo. Al 21’ Secka ci prova dal limite impegnando severamente l’estremo ospite, mentre al 27’ è ancora il numero 11 biancazzurro a concludere appena dentro l’area con la sfera che accarezza il palo alla sinistra di Conte.
Nel momento migliore dei padroni di casa, il Leverano ha un impeto d’orgoglio ed al 37’, su azione di rimessa, riapre il match accorciando le distanze con Sanyang che beffa Randino in uscita. I biancazzurri restano compatti e lucidi ed in pieno recupero (48’) mettono il punto esclamativo calando il poker con Mattia Coronese (esordio con gol) che dal limite, defilato sulla destra, lascia partire un fendente maligno che si spegne nell’angolo destro alle spalle di Conte.
Ora testa a domenica per un altro scontro diretto in chiave “play-off” nella tana del Taviano: servirà un’altra prestazione superlativa per conquistare il massimo risultato utile e continuare a navigare nelle zone alte della classifica.
GINOSA-LEVERANO 4-2
RETI: pt 7’ Prati (G), 14’ Laena (L), 16’ Lavazza (G), 33’ Secka (G); st 37’ Sanyang (L), 48’ M. Coronese (G).
GINOSA: Randino, Cimmarusti, Lavazza (47’ pt Casucci), Sernia, Carlucci, Ventura, M. Coronese, Faccini (3’ st Fede), Prati, Panzarea, Secka (36’ st Molina). A disp.: Bitetti, Verdano, N. Coronese, Sergio, Gallitelli, Basta. All. Delle Foglie
LEVERANO: Conte, Manca, Giannotti, De Luca, De Pascalis, Pasculli (1’ st Alemanni), Sanyang, Spedicato (33’ st Vaschetto), Magoia, Laena, Mancarella (2’ st De Carlo). A disp.: Bardoscia, Centonze, Dimastrogiovanni, Suppressa, Russi, Valentino. All. Zecca
ARBITRO: Tommaso Elia Morelli di Barletta (Assistenti: Massimo Errico e Ruben De Carlo di Bari).
NOTE: Ammoniti Lavazza, Carlucci, Faccini, Panzarea, Fede e Casucci (G), Spedicato, De Carlo e Alemanni (L).