Ospedali e Case di Comunità a Taranto: l’allarme di Perrini sul personale
Il vicepresidente della Commissione Sanità chiede chiarimenti su tempi e personale per le nuove strutture PNRR.

Con l’avanzamento dei progetti del PNRR nel territorio ionico, il consigliere regionale Renato Perrini (Fratelli d’Italia), vicepresidente della Commissione Sanità, lancia un monito sul rischio che le future strutture sanitarie restino prive di personale. Nella provincia di Taranto, infatti, il Piano prevede la realizzazione di sette Ospedali di Comunità, 17 Case di Comunità e sei Centrali Operative Territoriali, da completare entro il 30 giugno 2026.
Gli Ospedali di Comunità sono previsti a Ginosa, Castellaneta, Massafra, Martina Franca, Taranto, Grottaglie e Manduria. Le Case di Comunità sorgeranno nei comuni di Taranto, Massafra, Ginosa, Martina Franca, Laterza, Grottaglie, Mottola, San Marzano di San Giuseppe, Maruggio, Crispiano, Manduria, Sava, Palagiano, San Giorgio Ionico, Pulsano e Torricella. Le Centrali Operative Territoriali saranno realizzate a Taranto, Ginosa, Massafra, Martina Franca e Manduria.
Secondo Perrini, il potenziamento dell’assistenza territoriale attraverso questi presidi intermedi non potrà dirsi efficace senza un piano chiaro per il reclutamento di medici, infermieri e personale socio-sanitario. “La vera criticità resta la carenza di organico – ha dichiarato – bisogna pensare da subito a come reperire le figure professionali necessarie, altrimenti le strutture rischiano di restare inutilizzate”.
Il consigliere ha ricordato l’esperienza dell’ospedale San Cataldo di Taranto, più volte annunciato ma ancora non attivo: “Dall’inizio del mio mandato ho assistito a numerose inaugurazioni simboliche. Avevo già detto che sarebbero serviti dieci anni per completarlo. Chiudere altri reparti in attesa del nuovo ospedale è stato un errore che ha aggravato i problemi di assistenza”.
Per queste ragioni, Perrini ha depositato una richiesta di audizione in Commissione Sanità per ottenere chiarimenti dall’assessore regionale Raffaele Piemontese e dal direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro. L’obiettivo è fare luce sul crono programma dei lavori e soprattutto sulle strategie che la Regione intende adottare per colmare la carenza di personale sanitario.