Marina di Pulsano, ripetitori bruciati e nessun segnale: ADUSBEF chiede risposte
“Da un anno senza rete, servizio mobile da ripristinare subito”

Un’intera area turistica del territorio tarantino, tra Marina di Pulsano e Bosco Cagioni – Lido Silvana, vive da oltre un anno una condizione di grave isolamento telefonico e digitale. A denunciare la situazione è l’ADUSBEF Puglia, che con una nota formale ha chiesto interventi urgenti alle principali compagnie telefoniche (TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb) oltre che all’AGCOM e al Comune di Pulsano.
Secondo quanto riportato dall’associazione, i ripetitori di segnale presenti nella zona sarebbero non funzionanti dallo scorso 30 luglio 2024, data in cui l’area fu interessata da un vasto incendio che coinvolse anche le infrastrutture di telecomunicazione. A distanza di quasi un anno, sottolinea ADUSBEF, la situazione non è ancora stata risolta e la zona continua a essere priva di copertura telefonica e dati mobili, con gravi disagi per residenti, villeggianti e turisti.

La lettera indirizzata ai gestori contiene richieste puntuali: il ripristino immediato dello stato di servizio precedente al 30 luglio 2024 oppure l’attivazione di soluzioni tecniche alternative in grado di garantire una copertura adeguata al numero di utenti presenti. L’associazione sottolinea che, nonostante i disservizi, gli utenti continuano a pagare regolarmente i canoni per servizi voce e dati che non ricevono, senza che siano stati messi in campo provvedimenti compensativi o di rimedio da parte dei gestori.
“Non può essere accettabile che dopo 350 giorni non siano state ripristinate condizioni minime di accesso alle comunicazioni - si legge nella nota firmata dall’avvocato Vincenzo Laudadio, vicepresidente ADUSBEF -. Il disagio è tanto più grave se si considerano le esigenze di persone anziane, lavoratori da remoto, cittadini con patologie o necessità di pronto intervento”. La mancanza di rete telefonica, viene evidenziato, rappresenta non solo un danno relazionale e patrimoniale, ma anche un rischio concreto per l’incolumità delle persone.
ADUSBEF chiede inoltre all’AGCOM di valutare le condotte degli operatori alla luce del prelievo economico avvenuto in assenza di prestazioni effettive, e di attivarsi eventualmente con interventi di sollecito istituzionale per garantire la tutela dell’interesse pubblico alla comunicazione.