Petizione per un Museo delle Scienze nel Parco del Mar Piccolo
Il comitato cittadino lancia la sfida: rigenerare l’ex 65° Deposito con un museo scientifico innovativo.

Taranto guarda al futuro con una proposta di grande respiro: realizzare un Museo delle Scienze all’interno dell’ex 65° Deposito dell’Aeronautica Militare, situato nel cuore del Parco Naturale Regionale del Mar Piccolo.
L’iniziativa nasce dall’impegno di un comitato cittadino, formato da genitori, professionisti e operatori culturali, convinti della necessità di dotare la città di un presidio educativo e scientifico moderno, accessibile e integrato nel contesto naturale. La proposta ha già raccolto quasi mille firme attraverso una petizione pubblicata su change.org.
Il progetto punta a molto più che alla semplice creazione di un museo. L’obiettivo è infatti quello di trasformare l’ex struttura militare in un Villaggio della Scienza, un polo multifunzionale che unisca divulgazione scientifica, educazione ambientale, turismo culturale, attività sportive e percorsi naturalistici, in un’ottica di rigenerazione urbana e comunitaria.
“Educare nella propria terra per conoscerla e valorizzarla: è così che si costruisce una generazione migliore”, è il messaggio che accompagna la petizione.
Il sito proposto, dismesso e recentemente trasferito al patrimonio statale, è considerato strategico per posizione e caratteristiche: accessibile dalle principali arterie viarie, dotato di un pontile che apre anche all’uso delle idrovie, immerso in un’area ad alta biodiversità e ricco di geositi.
Il progetto prevede l’integrazione con percorsi lenti già presenti nella zona, un giardino botanico della biodiversità mediterranea, un playground tematico, aree espositive su Mar Piccolo, paleobiogeografia, mitilicoltura, oltre a laboratori, residenze artistiche e campus educativi. L’ex Deposito potrebbe inoltre ospitare il centro visite del Parco e della futura Riserva Marina Protetta.
In questo quadro, il comitato sottolinea l’importanza di non destinare l’area a nuove iniziative legate alla siderurgia, esprimendo contrarietà all’ipotesi di insediare qui il Tecnopolo del Mediterraneo, progetto fortemente orientato al settore industriale e, secondo i promotori del museo, non coerente con la necessità di diversificare l’economia del territorio.
Il momento è ritenuto cruciale: Taranto è al centro di grandi trasformazioni con il CIS, il Just Transition Fund e l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026. Proprio per questo, il comitato chiede ai candidati sindaci di esprimere una posizione chiara sul destino del compendio.
La proposta è in linea con i principi dell’Agenda 2030 e della Nature Restoration Law, e si fonda sull’idea di creare un polo educativo e culturale capace di trattenere i giovani, offrendo alternative formative e professionali alla sola monocultura dell’acciaio.
“Pensiamo a qualcosa di grande, identitario e simbolico, capace di unire passato e futuro in un percorso di rigenerazione e sviluppo sostenibile”, concludono i promotori.