La posta dei lettori: ‘Taranto, ecco come si può vivere senza acciaio’

TARANTO
14.11.2019 09:21


Taranto, se deve produrre, deve diventare in primis città campione di modernità e sperimentale per il benessere di chi vive e per lo stesso turismo. Il Governo, in attesa di risposte, dovrebbe immediatamente attuare progetti mondiali di valorizzazione della città, costruzione immediata di un ospedale a livello Europeo con annessa università di valenza internazionale atta alla ricerca, cura e sperimentazione di qualsiasi malattia, soprattutto oncologiche e pediatriche, nonchè l'immediata realizzazione di una ulteriore università ingegneristica, ambientale, tecnologica e futuristica. Trasformare la città con opere di modernizzazione anche sperimentale con premi importanti a chi realizza progetti di valenza mondiale su tutto il territorio creando non solo una Tax Area per i prossimi 30 anni, ma attraverso sponsor liberalizzando progetti no profit sperimentativi su tutta l'intera provincia. L'immediata realizzazione di un aeroporto civile essenziale soprattutto al relativo ampliamento della platea turistica con annesse opere infrastrutturali quali strade, sistema di autotrasporto pubblico sperimentale (elettrico o ibrido), l'immediata realizzazione della bretella autostradale che è inconcepibile che si fermi a Massafra e che non colleghi altre città come Brindisi, Lecce o quelle di Calabria e Basilicata. La realizzazione di parchi ecologici (fa ridere l'unico parco quale Cimino, un buco nell'oceano) l'apertura a società p che vogliono realizzare parchi divertimento tipo Disneyland, la cessione del demanio con l'immediato abbattimento della zona militare oramai inattiva su tutto e l'abbattimento del famoso muro "muraglione" simbolo equipollente al Muro di Berlino. La riconversione della Città Vecchia con l'abbattimento parziale degli edifici fatiscenti e pericolanti e relativa riqualificazione di quelli agibili come ricordo della cultura folcloristica. Incentivare qualsiasi attività sperimentale per tutte le aziende mondiali attraverso tecniche sperimentative di nuove unità abitative da destinare ai proprietari delle case a ridosso dell'Ilva a costo zero con obbligo per gli stessi alla relativa cura e manutenzione programmata nel tempo onde la rescissione contrattuale di proprietà. L'ampliamento dell'organico di lavori di pubblica utilità attraverso progetti finanziati dalla Comunità Europea attraverso personale qualificato alla conservazione ambientale della Città ( verde pubblico, mezzi di pulizia di ultima generazione, sensibilizzazione al decoro urbano, vigilanza e controllo  nonchè di personale addetto alle attività di pulizia e manutenzione stradale) l'immediata realizzazione di impianti di illuminazione a basso consumo energetico o autoalimentate da fonti a costo zero attraverso gare mondiali riservate sempre a tutte le Aziende Mondiali che vogliono sperimentare sul nostro territorio le loro esclusive opere sotto forma di sponsorizzazione, ricerca e pubblicità. Ripristino di tutto il manto stradale della Città, delle periferie e delle arterie  provinciali attraverso prodotti innovativi e sperimentali. Ampliamento delle attività marittime con sistemi di drenaggio e ripristino fondali in zone di interesse mondiale. Riqualificazione immediata delle vie di trasporto su rotaie sia civile che industriale, in quanto non è possibile che Taranto sia servita dai soli treni locali o similari. Importanti incentivi alle aziende che vogliono investire sempre su zone No tax area attraverso progetti relativi al turismo (es. trenini, bus tour, boat tour) realizzazione di zone pedonali con ampliamento di un servizio turistico tipo carrozzine a pedali e monopattini elettrici, realizzazioni di grandi piazze per lo svolgimento di qualsiasi attività che possa essere ricreativa, musicale che commerciale; realizzazione di concorsi mondiali inerenti opere artistiche in marmo, bronzo, legno, con obbiettivo finale la loro esposizione permanente e gratuita per i vincitori sul territorio tarantino. Riqualificazione di tutta la litoranea attraverso interventi espropriativi qualora si sia in presenza di manufatti non legali e concessione di terreni a condizioni agevolate per la costruzione e realizzazione di villaggi a tema annessi alle aree marittime e non solo. Riqualificazione di tutti gli edifici con incentivi pari al 90% alle stesse opere da realizzare qualora siano presenti situazione verificate attraverso redditi complessivi "Isee" dei proprietari che attestino l'impossibilità finanziaria alla realizzazione delle stesse. Realizzazione di una Cittadella Nazionale dello sport non solo con opere di ultima generazione, ma anche con studi e sperimentazioni annessi a tutti gli sport a 360° tranne quelli invernali. Per ultimo, ma non meno importante, l'immediata riqualificazione boschiva di aree verdi non utilizzate per l'agricoltura. La riflessione: come mai in Romania chi riceve il contributo dallo Stato sotto forma di reddito di cittadinanza presta 2 ore lavorative al giorno al fine di ottenerlo e da noi zero? Così facendo si disincentiva la ricerca di lavoro chi ha ulteriori fonti di introiti e/o tempo. Come mai a Bucarest ci sono fontane fantastiche che tutte le sere attraverso giochi di acqua, colori e musica attirano migliaia di persone e da noi le uniche piccolissime, bruttine e fatiscenti presenti in Piazza Ebalia, Piazza fontana e Piazza Immacolata sono quasi sempre spente? Come mai negli immensi parchi pubblici della Romania ci sono libere palestre con attrezzature ginniche bellissime, centinaia di panchine monoposto, biposto e multiple tenute in maniera maniacale, stagni con animali e tant'altro con relativa attività di vigilanza costante ed efficiente e qui da noi il nulla? Come mai a Taranto emin Italia si deve pagare la tassa relativa alla proiezione dell'ombra dell'insegne luminose e li ci sono incentivi per chi più illumina? Taranto deve diventare città sperimentale su tutto, poi si che può produrre acciaio, raffinare petrolio, utilizzare il patrimonio marittimo, industriale e militare a basso impatto ambientale. In caso contrario, via l'acciaio, via l'ex Ilva e immediata riqualificazione del territorio sempre alle suddette condizioni e a spese dello Stato che fin troppo ha ricevuto negli ultimi 100 anni da questa città e dai suoi cittadini senza spendere un centesimo o pensare a una migliore qualità di vita.

Di Tony Magliaro

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