Taranto: Ricetta post covid dei socialisti jonici per ripartire

CRONACA
Iv.
04.01.2021 17:53


Nel Gruppo Sociale PSI Ionico, abbiamo discusso e argomentato circa le tematiche che il Partito ha sempre avuto a cuore. L’attuale crisi pandemica dovuta al covid-19, che ha posto in luce nuove e devastanti conseguenze a livello sanitario, economico e sociale, ha causato un impetuoso aumento della disoccupazione e della povertà. Anche questa volta, le aziende chiedono agli Stati l’intervento per sostenere le attività economiche e finanziarie. Stati che, dopo essere stati considerati di intralcio all’economia, dopo essere stati messi sotto accusa per le politiche sociali considerate insostenibili, ora dovrebbero, su richiesta di quelle forze sostenitrici delle magnifiche qualità risolutive del mercato, ulteriormente indebitarsi senza pretendere di riappropriarsi di poteri regolatori, sia del mercato finanziario sia dello sviluppo economico, che siano rispettosi delle condizioni di vita dei cittadini e dell’ambiente. L’attuale crisi apre, perciò, un’occasione straordinaria di “cambio di passo” alle forze di ispirazione socialdemocratiche. E’ il momento di ricostruire un ruolo più decisivo della Politica e della funzione dello Stato. Ciò comporterà l’adozione di provvedimenti ed un nuovo intervento pubblico che non sarà semplicemente composto da erogazioni finanziarie a fondo perduto, ma la ricostruzione, almeno in parte e dove possibile, di quelle partecipazioni statali che furono colpevolmente eliminate e che, come fu nella prima fase, siano protagoniste in settori strategici ed innovativi che rispettino le normative ambientali, di sicurezza e di salute (anche per la latitanza dei “privati”), nonché nei primari servizi di interesse pubblico. La funzione pubblica può anche essere di sostegno per le imprese private nella misura in cui esse partecipino attivamente allo sviluppo di programmi funzionali alla crescita del sistema nazionale e dell’occupazione. Cosa chiediamo per attenuare la crisi occupazionale giovanile? Maggiori Tutele per i giovani, contratti stabili (anche a tempo indeterminato), garanzie salariali. Tutto quanto è necessario per programmare, costruire e pianificare il proprio futuro avendo certezze. Tutto questo darebbe anche dei segnali forti ai giovani, i quali sono costretti ad abbandonare il nostro territorio per cercare fortuna altrove. Chiediamo anche che, i vari insediamenti produttivi sul nostro territorio, siano costretti ad ampliare l’indotto manifatturiero facendo in modo che si possano realizzare prodotti finiti utilizzando materie prime e lavorazioni che vengano effettuate, anch’esse, nel nostro territorio. Tirocini, stage e lavoro precario, tutto ciò che è stato fatto dai governi precedenti contro l’emancipazione economica dei giovani, favorendo lavoro nero e precariato, deve essere subito riformato. I giovani sono stanchi, chiedono lavoro, risposte pragmatiche e risultati fattuali, sono scoraggiati e sentono oramai lontano il loro future, anche dopo aver speso tempo e anni di studio sul nostro territorio. Una cosa molto importante, di cui noi siamo carenti, è il non avere un polo universitario autonomo e distaccato da altre città della Regione Puglia. Anche perchè i nostri ragazzi sono costretti a studiare fuori sede e, di conseguenza, sono costretti ad abbandonare il proprio territorio e a stabilizzarsi lavorativamente fuori dalla nostra provincia.

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