Moni Ovadia
Moni Ovadia

Due grandi protagonisti della scena italiana aprono a Taranto la terza edizione del Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee, diretto da Massimo Cimaglia e dedicato quest’anno al tema “L’ombra della guerra”.

Venerdì 19 settembre, alle 21, nell’auditorium TaTÀ, il regista Antonio Calenda riceverà il Premio Taras Teatro Festival, una statuetta ispirata a modelli antichi e realizzata dal ceramista grottagliese Cosimo Vestita, prima di guidare il pubblico nella lezione-spettacolo “Indagini sull’Orestea”, prodotta dal Gruppo della Creta. Un percorso attraverso l’unica trilogia tragica completa di Eschilo, che con “Agamennone”, “Coefore” ed “Eumenidi” continua a offrire spunti di riflessione universali sui concetti di giustizia e coscienza civile.

Sabato 20 settembre, alle 21, al Teatro Fusco, sarà invece protagonista Moni Ovadia, diretto da Daniele Salvo e affiancato in scena da Barbara Capucci, con “Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell’esilio”, testo di Luigi Di Raimo prodotto da Kairòs. Lo spettacolo, arricchito dalle musiche originali di Marco Podda e Patrizio Maria D’Artista, racconta l’esilio di Publio Ovidio Nasone, costretto da Augusto a lasciare Roma nell’8 d.C. e confinato a Tomi, vicenda che l’autore trasforma in poesia nelle celebri Metamorfosi.

I biglietti sono disponibili su vivaticket.com e presso l’Auditorium TaTÀ: 15 euro (platea) e 10 euro (galleria) per il Teatro Fusco, 10 euro per il TaTÀ, con riduzione a 5 euro per studenti. È previsto anche un abbonamento a tutti gli spettacoli al costo di 88 euro.