Eolico galleggiante, via libera agli investimenti su Taranto e Augusta

È stato firmato il decreto interministeriale che individua le aree demaniali marittime idonee alla realizzazione di hub cantieristici offshore destinati allo sviluppo dell’energia eolica galleggiante. Le città selezionate sono Taranto e Augusta, considerate prioritarie per fattibilità tecnico-economica, spazi disponibili, tempi di realizzazione e connessioni logistiche.
Il piano, sostenuto dai Ministeri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dell’Economia, prevede 78,3 milioni di euro di investimenti distribuiti in tre annualità a partire dal 2025. I fondi, provenienti dalla riassegnazione dei proventi delle aste CO₂, saranno destinati ad interventi infrastrutturali come ammodernamenti, dragaggi e adeguamenti delle banchine. Le opere serviranno a ospitare attività come produzione, assemblaggio e varo di componenti per impianti eolici galleggianti.
“La firma di questo decreto rappresenta un passo concreto verso la transizione ecologica e l’autonomia energetica del Paese”, ha dichiarato la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava, sottolineando la sinergia istituzionale che ha portato all’individuazione delle due aree strategiche.
Soddisfazione è stata espressa anche dai deputati di Forza Italia, Mauro D’Attis e Vito De Palma, che rivendicano l’inserimento di Taranto e Brindisi tra le aree candidate grazie a un loro emendamento parlamentare. “Taranto sarà protagonista nella produzione delle piattaforme eoliche galleggianti, Brindisi fornirà supporto logistico. È una vera occasione di rilancio per tutto il territorio”, affermano in una nota congiunta.
L’Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore (Aero) ha accolto con favore la notizia. Il presidente Fulvio Mamone Capria ha ringraziato il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, firmatario del decreto, per aver dato seguito agli impegni presi in occasione del convegno nazionale tenutosi alla Camera.
“Siamo pronti a supportare Mit e Mase nell’attuazione dei decreti successivi che renderanno disponibili le risorse per le Autorità portuali. Questa è la strada per rafforzare la filiera industriale e creare occupazione sostenibile”, ha dichiarato Mamone Capria.
Il provvedimento rappresenta un tassello chiave nella strategia del governo per rafforzare la leadership dell’Italia nel Mediterraneo nel settore dell’eolico offshore, puntando a coniugare sviluppo industriale, sostenibilità e innovazione tecnologica.