“Fuori dalla nostra provincia chi inneggia alla violenza e al terrorismo”. È durissimo il comunicato diffuso dal SAP Taranto, il Sindacato Autonomo di Polizia, che si scaglia contro la partecipazione del Collettivo P38 alla nona edizione del Cinzella Festival, in programma a Grottaglie.

Il gruppo trap, che prende esplicitamente il nome dalla pistola simbolo delle Brigate Rosse, è noto per i riferimenti nei testi a episodi legati agli anni di piombo, al sequestro Moro e all’eversione armata. Con indosso passamontagna e citazioni a gruppi armati, “la loro presenza sulla scena sembrava essersi defilata”, scrive il SAP, anche in seguito alla ferma condanna di Maria Fida Moro, figlia di Aldo Moro, e Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista Marco Biagi, assassinato dalle Nuove BR nel 2002.

A riaccendere le polemiche è però il fatto che la partecipazione del Collettivo P38 avvenga in un evento patrocinato dal Comune di Grottaglie e dall’INAIL. Una scelta che il SAP definisce senza mezzi termini “vergognosa”, chiedendo che gruppi con simili riferimenti siano esclusi da spazi e risorse pubbliche.

“Non si può consentire che in nome dell’arte e della musica si legittimino simboli e linguaggi che offendono la memoria delle vittime del terrorismo minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine”, si legge nella nota.

Il SAP rivolge quindi un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché si dissocino pubblicamente da scelte che, a loro avviso, rappresentano “una deriva culturale e morale che non può essere ignorata”.