ArcelorMittal: Fermo impianti, anche Usb si prepara alla protesta

CRONACA
19.05.2020 14:43


​​​​​​​Anche l'Usb venerdì protesterà contro le ultime decisioni di ArcelorMittal sulla fermata dell'area a freddo e l'aumento dei numeri di cassa integrazione, e per invocare chiarezza sul futuro del siderurgico di Taranto. Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato un sit-in sotto la Prefettura di Taranto, mentre l'Unione sindacale di base per la stessa giornata del 22 maggio ha indetto uno sciopero di 24 ore, a partire dalle ore 7, con presidio davanti alla direzione dello stabilimento dei lavoratori diretti, dell'appalto e dell'Ilva in Amministrazione Straordinaria. Secondo il sindacato di base, l'azienda "non ha fatto investimenti sugli impianti che sono oramai al collasso, ha sospeso le attività Aia previste nel Dpcm, ha collocato migliaia di lavoratori in Cigo fermando quasi totalmente l'area a freddo dello stabilimento e mettendo così a rischio la sicurezza degli impianti. Malgrado tutto ciò il Governo le ha regalato un contratto più vantaggioso con dimezzamento del canone trimestrale di affitto (che non sta neanche pagando), la possibilità di alzare ulteriormente i numeri della Cigo previo nuovo accordo sindacale, quindi esuberi temporanei che probabilmente - conclude Usb - diventeranno strutturali vista la grande capacità di Arcelor di cambiare le carte in tavola e dulcis in fundo un bel pacchetto di qualche centinaia di milioni di euro di soldi pubblici. In questa storia c'è il peggio del peggio". (ANSA).

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