Al via la stagione Periferie: Granata porta Mina e il carcere al TaTÀ

La nuova stagione Periferie del TaTÀ si apre venerdì 21 novembre con uno dei lavori più intensi e personali di Tindaro Granata, in scena alle 21 con il monologo musicale Vorrei una voce, proposto dal Crest con il sostegno della Regione Puglia. Lo spettacolo intreccia due universi apparentemente lontani: l’ultimo show di Mina, il leggendario concerto del 1978 a Bussoladomani, e la ricerca di libertà maturata da un gruppo di detenute all’interno della Casa Circondariale di Messina.
L’opera nasce dall’esperienza che il drammaturgo siciliano ha condotto nel teatro Piccolo Shakespeare insieme alle donne della sezione di alta sicurezza, all’interno del progetto “Il Teatro per Sognare”. A ispirare il testo è proprio il tema del sogno, inteso come spazio interiore che permette di non smarrire se stessi anche quando la quotidianità sembra cancellare ogni prospettiva.
In un incontro molto personale, Granata racconta come il suo momento di maggiore smarrimento professionale e umano sia stato scosso dalla proposta arrivata da Daniela Ursino, direttore artistico del Piccolo Shakespeare, che gli chiese di guidare un percorso creativo con le detenute. «Mi sono riconosciuto nella loro incapacità di sognare» ricorda l’attore, parlando di come quell’esperienza gli abbia restituito consapevolezza sulla libertà perduta e sul valore dell’immaginazione.
Da quel laboratorio è nato il desiderio di ricreare l’ultimo concerto di Mina, lasciando che le partecipanti interpretassero in playback due brani della cantante. L’obiettivo era trasformare la musica in un luogo mentale dove recuperare espressione, femminilità, identità e la possibilità di guardarsi oltre il limite fisico delle sbarre.
Granata ha tuttavia scelto di portare in scena da solo questa esperienza, preservando l’intimità di ciò che era accaduto con le detenute. Sul palco restano le loro emozioni, i gesti, le storie ascoltate e condivise. «Sono loro che mi hanno insegnato cosa significa desiderare un riscatto profondo» spiega l’attore, che dedica lo spettacolo a chi cerca nella vita la forza per ricominciare.
Al termine della rappresentazione è previsto un dialogo con il pubblico nel foyer del TaTÀ, moderato dalla giornalista Marina Luzzi. Gli abbonamenti ai dieci appuntamenti di Periferie sono disponibili al costo di 120 euro, mentre il biglietto unico è fissato a 15 euro. Informazioni: 333.2694897 – www.teatrocrest.