“Chiedo scusa alla terna arbitrale, ai tifosi e alla mia squadra. È stato un gesto di getto, d’impeto, ma sbagliato”. Con queste parole, affidate a un post su Facebook, Elsa Occhilupo, vice presidente del Manduria, ha fatto pubblicamente mea culpa dopo il gestaccio rivolto all’arbitro Mattia Celi di Bari al momento di lasciare il campo per un gol annullato.

Il gesto, ripreso da un tifoso e diventato in poche ore virale, ha scatenato polemiche e commenti. Occhilupo ha riconosciuto l’errore sottolineando come il ruolo di un dirigente imponga calma e senso di responsabilità: “Mai ho ricevuto un richiamo in un intero anno, mi sono sempre distinta per placare le tensioni. Purtroppo ieri ho ceduto alle circostanze”.

"Purtroppo - aggiunge -, avevo solo chiesto al guardalinee di ricontrollare il video per il goal annullato e questo ha determinato il mio cartellino rosso. Ingiustizia che ha determinato la mia reazione di getto, sbagliata, ma d'impeto!".

”Chiedo a tutti i pudici e moralisti che si stanno scagliando contro la mia persona di essere coscienti che siamo umani e gli errori li commettiamo tutti".

Infine, il messaggio di scuse: “Un errore non deve cancellare quanto di buono svolto. Ancora scusa e buon campionato a tutti”.

Al momento del gestaccio, il Manduria era sotto col Ginosa, ma poi ha ribaltato la partita imponendosi 2-1. Ora si attende la decisione della Federazione sulle eventuali sanzioni disciplinari a carico della dirigente.