Ex Ilva, Urso: “Senza nave rigassificatrice non ci sarà acciaio green”
Il ministro da Messina: “Accordo di programma con enti decisivo per aprire un nuovo capitolo per la siderurgia italiana”M

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto a Messina sul futuro dell’ex Ilva ribadendo il ruolo centrale dell’accordo di programma in fase di definizione con gli enti locali e la Regione Puglia.
“Come sempre, ho aggiornato le forze sindacali sullo stato dell’accordo di programma con le istituzioni coinvolte. Questo passaggio è essenziale per delineare il futuro di uno stabilimento siderurgico tanto strategico per l’Italia quanto per l’Europa”, ha dichiarato il ministro.
Urso ha spiegato che il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), conforme alle nuove normative europee e italiane, sarà possibile solo a seguito della sottoscrizione dell’accordo. “Solo con il raggiungimento dell’intesa sarà possibile rilasciare l’AIA, che includerà anche prescrizioni sanitarie”, ha precisato.
“Sarà fatto ove avessimo un’AIA sostenibile economicamente, sulla base di un piano di decarbonizzazione che abbiamo presentato agli enti locali e che renderà possibile, ai soggetti internazionali che hanno già partecipato alla nostra gara, stabilire le condizioni dei loro investimenti”, ha aggiunto.
Il ministro ha inoltre chiarito le condizioni tecniche e infrastrutturali necessarie per la realizzazione dell’acciaio a basse emissioni: “Per realizzare l’acciaio green è necessario il gas, e per avere il gas, allo stato attuale, è necessaria la nave degassificatrice. Solo così sarà possibile installare gli impianti destinati alla produzione per forni elettrici, che garantiranno l’energia necessaria, oggi generata nello stabilimento tramite i fumi degli altoforni, che non saranno più presenti”.
“Ci sono delle condizioni abilitanti necessarie e gli enti locali sono stati informati tempestivamente - ha sottolineato Urso -. È in corso un confronto decisivo con loro. Se questo confronto sarà positivo nelle prossime ore, potremo aprire un nuovo capitolo per la siderurgia italiana”.
Il percorso delineato dal ministero punta a rendere l’ex Ilva un impianto compatibile con gli standard ambientali e sanitari contemporanei, garantendo al tempo stesso sostenibilità industriale e attrattività per gli investitori.