Asili nido a rischio, UIL FPL: “Serve chiarezza dal Comune di Taranto”
Il sindacato accusa lo stallo della gestione commissariale: “Famiglie e lavoratori meritano certezze”

La UIL FPL Taranto lancia un nuovo appello alla gestione commissariale del Comune di Taranto, chiedendo risposte chiare e immediate sul futuro dei nove asili nido comunali, ancora oggi senza certezze. A denunciarlo sono Patrizia Catucci e Giovanni Maldarizzi, rispettivamente componente della segreteria e segretario generale del sindacato di categoria, che parlano di “situazione ormai insostenibile”.
La vicenda ha origine nel dicembre 2024, quando l’allora amministrazione Melucci aveva annunciato l’intenzione di avviare un processo di privatizzazione dei servizi per la prima infanzia, suscitando una forte mobilitazione da parte di famiglie, associazioni e organizzazioni sindacali. Una protesta che portò a un dietrofront da parte dell’amministrazione, culminato con un voto unanime del Consiglio Comunale a favore della gestione pubblica.
Ma a seguito della caduta dell’amministrazione a febbraio 2025 e del conseguente avvio della fase commissariale, la questione è rimasta sospesa, senza alcun atto amministrativo che abbia dato seguito all’indirizzo politico espresso.
“Siamo di fronte all’ennesimo stallo”, afferma la UIL FPL Taranto, “e a pagare le conseguenze sono i bambini, le famiglie e il personale educativo, che vivono una condizione di completa incertezza”.
Il sindacato evidenzia che, con il regime di ordinaria amministrazione attualmente in vigore e l’assenza di modifiche al bilancio e al Documento Unico di Programmazione (DUP), l’avvio del nuovo anno educativo 2025/26 rischia seriamente di non concretizzarsi.
“La mancata adozione degli atti necessari potrebbe significare la mancata apertura dei nidi a settembre”, avvertono Catucci e Maldarizzi. “Non è tollerabile che decisioni così cruciali vengano rimandate o lasciate in sospeso. Serve subito un chiarimento ufficiale”.
La UIL FPL invita quindi la gestione commissariale ad assumersi le proprie responsabilità. “Il tempo dei rinvii è finito: famiglie, educatrici ed educatori hanno diritto a sapere quale sarà il destino del servizio pubblico per la prima infanzia. Taranto non può più aspettare”.