Il Comitato Promotore del Museo delle Scienze di Taranto ha partecipato il 12 dicembre alla XIV Giornata Internazionale di Studio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, dedicata ai temi delle transizioni urbane, della rigenerazione e dell’innovazione territoriale. Il contributo presentato, intitolato “Dal bisogno sociale alla rigenerazione urbana: la proposta di un Museo delle Scienze nel 65° Deposito A.M. di Taranto”, è stato illustrato nell’ambito della sessione parallela dedicata alle pratiche di comunità e pianificazione.

Il progetto nasce da un percorso partecipativo sviluppato dal basso, avviato inizialmente da un gruppo di genitori e cresciuto nel tempo fino a raccogliere oltre 1.700 firme a sostegno della proposta. Attraverso incontri con scuole, bambini e ragazzi, il Comitato ha raccolto idee e visioni che hanno contribuito a delineare un museo fortemente radicato nella comunità e rispondente a un bisogno culturale e sociale diffuso.

La presentazione ha suscitato sorpresa, interesse ed entusiasmo tra i partecipanti alla Giornata INU. Gli esperti e i relatori hanno riconosciuto il valore del percorso di community planning, incoraggiando il Comitato a portare l’iniziativa a un livello istituzionale più ampio e a sviluppare collaborazioni con l’INU come interlocutore scientifico e culturale.

Il sito individuato per il progetto è il 65° Deposito dell’Aeronautica Militare, un’area di circa 45 ettari affacciata sul secondo seno del Mar Piccolo. La zona risulta facilmente accessibile dalla viabilità principale, collegata al terminal bus e a breve distanza dall’aeroporto di Grottaglie. La presenza di un pontile e il collegamento con percorsi trekking e cicloturistici rafforzano la vocazione pubblica dell’area.

Il complesso confina con la riserva naturale orientata Palude La Vela ed è inserito nel Parco Regionale del Mar Piccolo, garantendo una connessione diretta con un contesto di elevato valore ecologico e di biodiversità. Secondo l’Indagine Istat 2022 sui musei, l’offerta di musei scientifici in Puglia è limitata, rendendo la proposta del Museo delle Scienze una risposta concreta a una carenza strutturale del territorio.

Il Comitato ha inoltre tratto ispirazione da esperienze nazionali di rigenerazione urbana e divulgazione scientifica, come Città della Scienza di Bagnoli, visitata il giorno successivo alla conferenza. In particolare, il museo interattivo Corporea ha offerto spunti per immaginare a Taranto un polo scientifico capace di integrare divulgazione, ricerca e didattica, anche in connessione con il nuovo Ospedale San Cataldo e la futura Scuola di Medicina.

Il Museo delle Scienze di Taranto viene concepito non solo come spazio espositivo, ma come infrastruttura culturale complessa, dotata di esposizioni permanenti e temporanee, planetario, laboratori STEM, giardino botanico, spazi all’aperto per attività educative e aree dedicate alla ricerca, alla formazione e alla riabilitazione in natura, in collaborazione con enti sanitari.

Il Comitato Promotore proseguirà il proprio percorso coinvolgendo istituzioni, scuole, enti scientifici, sanitari ed economici, con l’obiettivo di costruire una proposta condivisa e strategica per la città. Il Museo delle Scienze viene indicato come un investimento sulla crescita della comunità, sull’educazione delle nuove generazioni e sulla rigenerazione urbana, nella prospettiva di un nuovo immaginario collettivo fondato su conoscenza, cura e futuro.