Taranto, via libera al dissalatore ecosostenibile per fronteggiare crisi idrica
Il progetto Acqua per Taranto entra in una nuova fase con l’approvazione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per il dissalatore che servirà la città ionica. L’impianto, gestito da Acquedotto Pugliese (AQP), produrrà esclusivamente acqua potabile tramite osmosi inversa e garantirà sicurezza idrica a 385mila persone, in un territorio particolarmente fragile perché alimentato da un’unica linea extraregionale, lo schema Sinni-Pertusillo.
Il nuovo dissalatore, progettato secondo i criteri della Tassonomia UE, sorgerà a circa un chilometro dal fiume Tara, da cui attingerà acqua attraverso una presa già esistente di Acque del Sud, senza nuove opere sul corso d’acqua. I prelievi rispetteranno l’ecosistema, supportati da studi scientifici certificati, e per la prima volta il Tara sarà monitorato in modo sistematico.
Alimentato al 100% da energia verde, l’impianto restituirà acqua residua quasi dolce, simile a quella che già confluisce nello Ionio, minimizzando l’impatto sull’ambiente marino. AQP realizzerà inoltre interventi di riqualificazione lungo il Tara, migliorando gli accessi al fiume e il tratto della pista ciclabile che lo costeggia.
L’opera consentirà anche di ridurre i prelievi dai pozzi, contrastando così l’intrusione salina delle falde. Si tratta di un tassello chiave della Water Resilience Strategy di Regione Puglia, Autorità Idrica Pugliese (AIP) e AQP, che punta a rendere la Puglia, storicamente povera di risorse idriche, più resiliente e autonoma in un contesto di crisi climatica.
Tutti i dettagli del progetto sono disponibili nella sezione Acqua per Taranto sul sito aqp.it.