Discarica Lutum, AVS presenta osservazioni e dice no al progetto
“Progetto incompatibile con ambiente e bonifiche”

Europa Verde / Alleanza Verdi e Sinistra ha depositato lo scorso 27 giugno presso la Provincia di Taranto una formale opposizione alla proposta di riattivazione della discarica per rifiuti non pericolosi della società Lutum srl, situata in località Palombara, nel Comune di Taranto. L’azione è accompagnata da una dettagliata relazione tecnica contenente una serie di osservazioni ambientali, paesaggistiche e sanitarie.
A firmare il documento è Rosa D’Amato, commissaria regionale AVS, che definisce il progetto “in palese contrasto con le normative regionali e nazionali in materia di ambiente e pianificazione territoriale. La riapertura della discarica calpesta il diritto della comunità a vivere in un ambiente salubre, dopo decenni di sacrifici ambientali”.
Il progetto presentato da Lutum srl prevede una volumetria superiore a 2 milioni di metri cubi per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi (D1) e l’inserimento di una linea per il recupero energetico da biogas (R1). Tuttavia, secondo quanto rilevato da AVS, il sito individuato non rispetta i criteri di localizzazione previsti dal D.Lgs. 36/2003 e risulta non conforme al Piano Regionale dei Rifiuti Speciali della Puglia.
In particolare, il progetto ricade:
- in zone agricole di pregio, con produzioni DOP/IGP e coltivazioni biologiche;
- in prossimità di beni storico-culturali, come la Masseria Palombara e la Grotta di Belvedere;
- in un’area contaminata, dove sono in corso bonifiche ambientali e misure di riduzione del rischio sanitario;
- nelle vicinanze dell’aeroporto di Grottaglie, in una zona acusticamente incompatibile.
“Non è solo una questione tecnica, ma di giustizia ambientale - prosegue D’Amato -. Questo territorio ha già pagato un prezzo altissimo: è inaccettabile continuare con impianti in contrasto con le strategie di sviluppo agricolo e turistico”.
AVS ha chiesto alla Provincia di Taranto di esprimere parere negativo sul progetto, bloccandone l’iter e tutelando un’area già gravemente compromessa. “Questo territorio ha bisogno di bonifiche e riconversione economica non di nuove servitù ambientali. Lotteremo in ogni sede affinché questo scempio venga fermato”, sottolinea Gregorio Mariggiò, portavoce provinciale AVS.