Luigi Spinzi
Luigi Spinzi

Il 32° report “Ecosistema Urbano” redatto da Legambiente in collaborazione con Il Sole 24 Ore lancia un segnale chiaro e impegnativo per il territorio ionico e brindisino. Su 106 capoluoghi italiani, Brindisi si posiziona al 79° posto (otto posizioni in meno rispetto all’anno precedente) e Taranto all’82° (tre in meno).

Un dato che, al di là della mera statistica, evidenzia criticità persistenti in ambiti fondamentali come aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, e che chiama in causa direttamente la classe dirigente e le comunità locali.

“Un segnale d’allarme per la classe dirigente”

“Non possiamo liquidare questi risultati come semplici numeri - sottolinea Luigi Spinzi, segretario generale della CISL Taranto Brindisi -, poiché essi sanciscono la necessità di un cambio di passo collettivo. Serve un nuovo patto di corresponsabilità tra istituzioni, rappresentanze sociali, mondo produttivo, scuola, informazione e associazionismo, capace di tradurre la partecipazione civica in scelte concrete e condivise”.

Qualità della vita e coesione sociale

Il tema dell’ecosistema urbano è intimamente legato alla qualità della vita delle persone: dall’aria che si respira al diritto alla mobilità sostenibile, dalla gestione dei rifiuti alla riduzione degli sprechi idrici ed energetici. Spinzi evidenzia che in Puglia “ogni cittadino perde mediamente 92 litri d’acqua potabile al giorno a causa delle dispersioni di rete”, un dato emblematico delle inefficienze infrastrutturali che ancora ostacolano la crescita sostenibile del territorio.

Taranto e Brindisi, due città da rilanciare

“Taranto e Brindisi possiedono tutte le condizioni per essere luoghi dove sia desiderabile vivere: la loro storia millenaria, il patrimonio naturale, marinaro e culturale, rappresentano una base solida su cui costruire il futuro”, scrive Spinzi. Secondo la CISL, la sfida attuale passa da politiche sociali più forti, una sanità pubblica efficiente, servizi sociosanitari adeguati, diritto alla casa e rigenerazione urbana come strumenti per restituire dignità e opportunità ai cittadini.

Le transizioni in corso

Le due città pugliesi si trovano al centro di delicate transizioni industriali, energetiche, ambientali e digitali, che richiedono decisioni pragmatiche e lungimiranti. La decarbonizzazione dei processi produttivi, la reindustrializzazione sostenibile e la salvaguardia dei posti di lavoro, diretti e dell’indotto, restano priorità strategiche per garantire una crescita equilibrata.

Diversificazione produttiva e visione comune

“Taranto e Brindisi devono diventare poli attrattivi puntando sulla diversificazione economica nei settori dell’agricoltura, turismo, ricerca, farmaceutica, aerospazio e portualit - prosegue Spinzi -. La classe dirigente ha un dovere morale verso le giovani generazioni: assumere scelte coraggiose, basate sul realismo e sul bene comune, non su logiche di parte”.

Guardare avanti: il 2026 come anno di verifica

Le posizioni 79 e 82 non devono essere considerate come una condanna, ma come un punto zero da cui ripartire. “Solo se prevarrà la coesione sociale sugli interessi particolari potremo verificare nel 33° report del 2026 un’inversione di tendenza e una rinascita concreta per le nostre comunità”, conclude Spinzi.