USB (foto Massimo Todaro)
USB (foto Massimo Todaro)

Franco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Usb Taranto, ha dichiarato che il sindacato è favorevole alla chiusura dell’ex Ilva qualora lo volesse la politica, a condizione che, il giorno precedente, siano definite soluzioni per i 18mila lavoratori coinvolti.

Rizzo ha evidenziato come, a Taranto, da anni non si riesca a trovare un esito positivo nemmeno per vertenze di dimensioni ridotte, citando i casi delle 38 unità della ex Cementir e del centinaio di dipendenti di Isola Verde, e ha espresso dubbi che una questione di ben altra portata come quella dell’ex Ilva possa essere risolta in tempi rapidi.

Secondo il rappresentante Usb, la vertenza si sta trasformando in uno scontro politico, in particolare all’interno della sinistra, con ripercussioni dirette sui lavoratori. Ha inoltre criticato i governi passati, accusandoli di non aver realizzato, nei diversi mandati, ciò che oggi viene richiesto all’attuale esecutivo.

Rizzo ha parlato di “clamorosi errori” che, negli ultimi 13 anni, avrebbero portato al fallimento della politica industriale nazionale, denunciando come alcuni partiti siano più concentrati sulle alleanze per le elezioni regionali che sulla tutela di 18mila famiglie.

Il coordinatore Usb ha ricordato che il sindacato dispone già di un piano alternativo per la gestione occupazionale e si è detto sorpreso del silenzio dei leader nazionali e del presidente della Commissione Ambiente dell’Unione Europea. “Alla politica – ha concluso – chiediamo di sedersi a un tavolo, ragionare e trovare una soluzione”.