Taranto lancia corsi biotech per biorisanamento e depurazione
Con Biotech For Life nuove competenze per la rigenerazione, bonifiche e acque più pulite
Presentate a Taranto le nuove attività formative della Fondazione Biotech For Life ITS Academy, pensate per sviluppare competenze avanzate nelle biotecnologie applicate al fitorimedio bio-assistito e ai processi di depurazione.
L’iniziativa, in collaborazione con l’Università di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Ufficio Scolastico Regionale, Confindustria Taranto e le principali istituzioni locali, è stata illustrata nella sala riunioni della Prefettura di Taranto.
I percorsi mirano a sostenere la rigenerazione ambientale e la diversificazione economica del territorio, formando profili tecnici immediatamente spendibili nelle filiere della bonifica e della gestione idrica.
Nel corso della presentazione, il commissario Vito Felice Uricchio ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa per il rilancio del territorio: “L’iniziativa formativa lanciata dalla Biotech For Life ITS Academy si inserisce nel più ampio disegno di rilancio e diversificazione dell’area tarantina, con l’obiettivo di sfruttare le biotecnologie come un asset strategico per il futuro della città. Le biotecnologie per le bonifiche sono il presente, non il futuro, e offrono a Taranto un’importante occasione per coniugare tutela ambientale ed economia”, sottolineando un mercato che conta centinaia di migliaia di siti da bonificare e fabbisogni professionali crescenti.
Per Piero Bitetti, sindaco di Taranto, la collaborazione con l’istituto rappresenta un tassello della strategia di ricostruzione del tessuto economico: “Stiamo proseguendo in rete con il territorio per potenziare gli strumenti a disposizione. L’amministrazione è aperta al confronto”.
Gianfranco Palmisano, presidente della Provincia di Taranto, ha richiamato il ruolo di coordinamento degli enti locali: “È fondamentale lavorare insieme per una visione condivisa. La Provincia è impegnata in un piano infrastrutturale che integri servizi e reti”.
Apprezzamento è arrivato dalla Regione attraverso Anna Cammalleri, consigliera del presidente per le politiche integrate: “Siamo alla vigilia di un nuovo racconto. In un contesto segnato da riconversione industriale e nuovi modelli di impresa, la formazione proposta dall’ITS Biotech For Life è un’architrave dello sviluppo del territorio”.
Dal mondo produttivo, Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, ha rimarcato la necessità di fare sistema: “Lavoriamo per creare sinergie e attrarre investimenti, cogliendo le novità di un tempo favorevole al cambiamento e alla valorizzazione del capitale umano”.
Sulla dimensione scuola-impresa è intervenuto il provveditore Vito Alfonso: “L’ITS è un ponte tra istruzione e lavoro e può colmare il mismatch tra domanda e offerta, orientando i diplomati verso opportunità concrete”.
Per l’Università di Bari, il delegato del Rettore alla ricerca, Gianluca Maria Farinola, presidente della Società Chimica Italiana, ha descritto Taranto come un laboratorio a cielo aperto: “Il territorio offre eccellenze di ricerca e sfide ambientali che diventano opportunità di studio. Integrare percorsi ITS e universitari è una strada concreta su cui impegnarsi”.
Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Taranto, ha annunciato una collaborazione per progetti congiunti di aggiornamento destinati ai professionisti della sanità, con particolare riferimento ai tecnici della prevenzione: “Vogliamo consolidare una cultura condivisa e uniforme nelle attività di vigilanza”.
Francesca Portincasa, direttrice generale di Acquedotto Pugliese, ha definito la proposta “una risposta alle sfide del territorio”: “Formare tecnici nelle reti intelligenti, nel trattamento delle acque e nella gestione ambientale è cruciale per un futuro più verde e sicuro”.
Silvio Busico, presidente della sezione politiche attive del lavoro di Confindustria, ha spiegato che l’associazione sta mappando i fabbisogni delle imprese per trasferirli nei programmi dell’ITS.
In chiusura, Milena Rizzo, presidente della Biotech For Life ITS Academy, ha illustrato l’impianto dell’offerta: “La sinergia tra Confindustria, commissario, scuole, imprese e università ha permesso di customizzare cinque percorsi: tecnico superiore per la prevenzione in ambito ambientale, sanitario e alimentare; per le produzioni chimiche e la gestione dei processi nei siti a rischio di incidente rilevante; per la riqualificazione ambientale e il biorisanamento; per la conduzione delle filiere circolari del mare e della terra; per la gestione del sistema idrico integrato. Ora serve comunicare queste opportunità a famiglie e studenti e formalizzare i riconoscimenti di credito tra università e ITS per favorire laboratori, ricerca e mille ore di stage come corsia verso la professione”.