A pochi giorni dalla chiusura del TerraViva Festival, il vicesindaco di Grottaglie Vincenzo Quaranta traccia un bilancio definito “straordinario” per la città.

In quattro giorni, l’evento ha registrato oltre 10.000 presenze, un risultato che, secondo Quaranta, non è solo un dato numerico ma “l’espressione di una comunità che ha risposto con entusiasmo, partecipazione e senso di appartenenza”.

Il festival, sottolinea il vicesindaco, non è stato “un semplice evento”, ma “un progetto culturale strutturato e condiviso”, capace di trasformare Grottaglie in un punto di riferimento artistico e sociale a livello nazionale.

Uno degli aspetti più rilevanti dell’edizione 2025 è stato il focus sulle nuove generazioni: artisti amati dal pubblico giovane come Fabrizio Moro, Bresh e Tedua hanno condiviso il palco con nomi storici della musica italiana come Roberto Vecchioni, creando un ponte tra culture e sensibilità differenti.

Accanto ai big, spazio anche ai talenti emergenti, con l’obiettivo di promuovere una cultura inclusiva e partecipata. Oltre al successo di pubblico, il TerraViva Festival ha generato un impatto concreto: un importante indotto economico per le attività locali, nuove opportunità occupazionali, visibilità mediatica nazionale e una narrazione positiva della città come luogo di cultura e accoglienza.

Quaranta ha ringraziato AWA Productions per l’organizzazione, Rolling Stone Italia per il sostegno, e tutti i partner pubblici e privati, oltre a dipendenti comunali, forze dell’ordine, volontari, associazioni e cittadini. “TerraViva non è un punto di arrivo ma l’inizio di un percorso – ha concluso –. Continueremo a investire nella cultura come motore di sviluppo sostenibile, coesione sociale e valorizzazione del territorio. Grottaglie è, e sarà sempre di più, TerraViva”.