Alfredo Trombino spiega perché ha voluto il Taranto
“Quando chiama una società così blasonata, si prende sempre in considerazione: poi c’è Panarelli”

(Di Tany Nardò) Il Taranto ha individuato in Alfredo Trombino il profilo ideale per completare il reparto offensivo. Nelle ultime ore la società rossoblù ha definito l’operazione che h portato in riva allo Ionio l’attaccante ex Fidelis Andria, scelto come alternativa, ma anche come possibile complemento, a Pablo Aguilera, tra l’altro indisponibile per infortunio.
Lo stesso Alfredo Trombino ha raccontato le motivazioni del trasferimento intervenendo nella trasmissione “Aspettando il Taranto” di TST, condotta da Enrico Losito. “I contatti c’erano già da qualche settimana, sia da parte mia con il Taranto che tra le due dirigenze. Queste operazioni non vanno mai velocemente a buon fine, serve tempo per trovare gli accordi giusti”.
Un ruolo determinante nella scelta è stato ricoperto dal tecnico rossoblù Luigi Panarelli, già allenatore di Trombino nella seconda parte della scorsa stagione all’Igea Virtus. “È stata decisiva la presenza del mister, che ho già avuto e che apprezzo molto. Questo ha reso tutto più semplice”.
L’attaccante ha poi sottolineato il peso della piazza ionica. “Quando ricevi una chiamata da una realtà di questo calibro non puoi che prenderla subito in considerazione”.
In merito alla convivenza tattica con Pablo Aguilera, Trombino ha spiegato le differenze tra i due profili. “Credo che la convivenza non sia impossibile: lui è una prima punta di peso, io invece mi muovo su tutto il fronte offensivo e mi piace giocare di più con i compagni. Possiamo essere schierati entrambi senza problemi”.
L’arrivo di Alfredo Trombino consente così al Taranto di ampliare le soluzioni offensive offrendo a Luigi Panarelli un’opzione per rendere il reparto avanzato più dinamico e completo in vista del prosieguo della stagione.