Ambulanza 118 (foto Massimo Todaro)
Ambulanza 118 (foto Massimo Todaro)

Dopo settimane di appelli e denunce sulle condizioni di lavoro degli operatori del servizio di emergenza, arriva una prima svolta: il concorso pubblico per il 118 di Taranto è stato sbloccato e sono partite le prime chiamate dalla graduatoria. La notizia, attesa da mesi, è stata accolta con soddisfazione, ma anche con prudenza dalla FP CGIL Taranto, che chiede interventi strutturali e risposte concrete.

“Il concorso era fermo, ma le ambulanze no. Ora servono risposte reali - afferma Alessio D’Alberto, segretario provinciale FP CGIL Taranto -. Questo è un passo importante, ma non sufficiente. Occorre ristabilire equilibrio nei turni e alleggerire la pressione su lavoratrici e lavoratori che da mesi affrontano carichi insostenibili e ore eccedenti ben oltre il dovuto”.

La comunicazione ufficiale è arrivata dopo un primo segnale informale del commissario straordinario dell’ASL Taranto, datato 25 settembre. Da ieri, le chiamate ai vincitori sono finalmente operative. “Accogliamo con soddisfazione la decisione - aggiunge D’Alberto -, perché rappresenta una risposta alle nostre sollecitazioni e alle segnalazioni provenienti dalle postazioni operative. Ma serve continuità: non bastano soluzioni temporanee, serve una pianificazione vera”.

Sulla stessa linea Cosimo Sardelli, segretario generale FP CGIL Taranto: “Questo risultato è frutto di un pressing sindacale costante. Ora bisogna dare continuità alle assunzioni, approvare definitivamente il regolamento del servizio e aprire un confronto serio sul piano complessivo del 118: turni, sicurezza e qualità del lavoro devono tornare centrali”.

Il sindacato chiede che il regolamento del servizio 118, già discusso nei tavoli tecnici, venga approvato senza ulteriori ritardi. “Ci siamo stancati di sollecitare continuamente - aggiunge D’Alberto -. È il momento di passare dalle parole ai fatti”.

Tra i temi ancora irrisolti, la FP CGIL indica la regolamentazione dei tempi di vestizione, delle ore in esubero e il riconoscimento dei diritti accumulati negli anni precedenti. “Non sono dettagli - ribadisce Sardelli -, ma diritti fondamentali per chi garantisce assistenza e sicurezza ogni giorno”.

Il sindacato rilancia una proposta già avanzata nei mesi scorsi: la creazione di un servizio di gestione mezzi dedicato, simile a quello attivo nella provincia di Brindisi, per assicurare manutenzione, pulizia e controlli tecnici costanti delle ambulanze. “Un sistema del genere migliorerebbe l’efficienza e la sicurezza degli operatori, offrendo ai cittadini un servizio di emergenza più moderno e affidabile”, conclude Sardelli.