Lnd Puglia: Destratis, Chiarezza, trasparenza e azzeramento tasse iscrizione

Calcio Varie
Iv.
29.10.2020 22:10


Le società dilettantistiche pugliesi sono allo stremo. Hanno già investito fior di quattrini per iniziare la stagione ed adesso si ritrovano ferme, senza una chiara prospettiva, senza qualcuno che dia loro informazioni precise e tempestive, neppure sulla possibilità di allenarsi o meno e, nel caso, su come farlo. Nessuno osa assumersi responsabilità ed il Ministro dello Sport Spadafora è costretto a contraddire una circolare del Ministero dell'Interno. In tutto questo marasma generale, da un punto di vista amministrativo, circolano voci di una possibile proroga del termine già fissato per il pagamento delle tre rate rimanenti che le società devono versare alla LND (iscrizioni ai campionati e spese organizzative). Il CR Basilicata ha già proceduto in questo senso, pubblicando sul C.U. le nuove scadenze. In buona sostanza, in un momento in cui tutto è fermo c'è chi pensa ancora che si possa incassare altro denaro dalle società affiliate. Lancio al presidente Tisci una proposta: il Comitato Regionale Puglia proceda senza indugio all'abbattimento TOTALE dei costi per l'anno sportivo 20/21, magari attingendo alle riserve di bilancio. Si dia un segno tangibile di vicinanza alle società, anziché andare in Tv a fornire una narrazione, tutta rose e fiori, del movimento calcistico dilettantistico pugliese. Nelle sue interviste il presidente p.t. potrebbe difatti anche spiegare, ad esempio, perché la LND non ha ancora restituito alle società affiliate circa il 30% di tutte le somme incassate per intero lo scorso anno, senza che i campionati siano giunti al termine. Potrebbe dirci perché altre federazioni sportive (ad es. Nuoto e Pallavolo) hanno pressoché azzerato i costi di tesseramento mentre la LND ha concesso solo un misero "sconto" di 2 euro per quota assicurativa. Potrebbe dirci a quanto ammontano i proventi derivanti dalla cessione dei diritti tv in esclusiva ad un'emittente televisiva, quant'è l'incasso derivante dalla cessione del nome dell'eccellenza pugliese al nuovo "title sponsor" e cosa ci guadagnano le società affiliate da queste vendite. Potrebbe finalmente dirci perché non sono ancora stati pubblicati sul sito i bilanci ed i conti economici analitici del CR Puglia. Questo stop dovuto al maledetto Covid, può servire anche a fare un resoconto sportivo dell'attività del CR Puglia dal 1 luglio sino ad oggi. Ben 48 RIPESCAGGI di società ad un campionato superiore (numero mai visto!). Ciononostante c'è un girone di eccellenza e due gironi di prima categoria formati da un numero di squadre dispari: solo chi ha giocato a calcio sa benissimo quanto sia antipatico il turno in cui si "riposa". Inoltre, siamo a fine ottobre ed ancora in Puglia non si conoscono le regole per promozioni e retrocessioni. E qui il Covid non c'entra nulla, perché anche negli anni scorsi i regolamenti sono stati pubblicati incredibilmente a campionati in corso. Ci sono le società di terza categoria e le juniores che hanno pagato le iscrizioni e non hanno giocato neppure una partita. Ci sono circa 40 società di settore giovanile che sono state escluse dai campionati regionali. Ed infine ci sono i nuovi format dei campionati giovanili allievi e giovanissimi che hanno prodotto sinora numerosissime partite con risultati per nulla calcistici (20-0, 16-0, 14-1) che mortificano sia i ragazzini che vincono, sia quelli che perdono e che stanno determinando un notevole imbarazzo tra gli addetti ai lavori che, purtroppo, avevano ampiamente pronosticato quei punteggi. Insomma, nel calcio pugliese non va proprio tutto bene e non va come lo raccontano senza contraddittorio. E siamo solo ad ottobre.

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