Da sx: Gianfranco Chiarelli ed Emiliano Messina
Da sx: Gianfranco Chiarelli ed Emiliano Messina

L’UDC Puglia lancia un forte allarme sulla delibera della Giunta regionale che consente alle RSA di sostituire fino al 50% degli infermieri con operatori socio-sanitari (OSS) per l’assistenza ai pazienti autosufficienti. Una misura che, secondo il partito, rischia di compromettere la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

In un intervento congiunto, Gianfranco Chiarelli, commissario regionale UDC e candidato al Consiglio regionale della Puglia, ed Emiliano Messina, responsabile del Dipartimento Sanità UDC Puglia, denunciano le gravi conseguenze di questa scelta.

“La deliberazione rappresenta un arretramento nella qualità dell’assistenza sanitaria - afferma Emiliano Messina -. È innegabile la carenza di infermieri, ma sostituirli con gli OSS significa indebolire il sistema e mettere in pericolo i pazienti, in particolare quelli fragili e vulnerabili. Inoltre, espone gli stessi OSS a rischi legali per esercizio abusivo della professione”.

Gianfranco Chiarelli evidenzia la necessità di un cambio di metodo: “Le criticità del settore non si risolvono con decisioni unilaterali, ma con un confronto tra Regione, sindacati, ordini professionali e rappresentanze datoriali. Serve un tavolo tecnico permanente per affrontare in modo strutturale la carenza di personale e rivedere il regolamento regionale, rendendo i contratti più attrattivi e competitivi”.

Il commissario regionale sottolinea anche la responsabilità politica della Regione Puglia e del presidente Michele Emiliano, proponendo un piano straordinario per il reclutamento e la valorizzazione del personale sanitario: “Ancora una volta la Regione affronta i problemi con misure tampone. La sostituzione degli infermieri non è una soluzione ma il sintomo di una gestione miope. Bisogna investire risorse per garantire standard assistenziali adeguati e servizi realmente sicuri”.

Messina conclude ribadendo la linea del partito: “La sanità pugliese ha bisogno di competenza e responsabilità, non di scorciatoie. Decisioni come questa mettono a rischio i pazienti e umiliano i professionisti della salute. L’UDC sarà in prima linea per costruire una sanità che rimetta al centro la persona, la sicurezza e la dignità del lavoro”.