Akragas-Taranto 1-1: Marino fa valere la legge dell'ex

TARANTO
Gabriele Russano
23.10.2016 16:36

Il Taranto non ritrova la vittoria che manca ormai da oltre un mese, ma conquista un punto importante impattando per 1-1 ad Agrigento sul difficile campo dell'Akragas. Si può sicuramente parlare di un'occasione sprecata per i rossoblù, se si considera il gol subito per mano dell'ex Marino nelle battute finali di un match comunque equilibrato e che ha visto il Taranto disputare per larghi tratti una gara attenta, con buone combinazioni e qualche spunto in più rispetto alle ultime deludenti uscite. In campo i calciatori ci hanno messo cuore e carattere, anche se il gol di Viola siglato nel primo tempo alla fine non è bastato a portare a casa i tre punti. Pambianchi e compagni hanno avuto più di qualche occasione per trovare il raddoppio, ma tra sfortuna, imprecisione e legni (la traversa di Bollino resta il rimpianto più grande degli interi novanta minuti), la gara, comunque viva e piacevole fin dai primi istanti con batti e ribatti e capovolgimenti, è rimasta in bilico fino all'ultimo ritrovando forse il giusto equilibrio all'ultimo respiro. Il pareggio, se vogliamo, può considerasi un risultato giusto per quanto fatto vedere in campo dalle due squadre, anche se ai ragazzi di Prosperi la vittoria avrebbe fatto decisamente comodo ai fini della classifica. Ad ogni modo il punto portato via dalla Sicilia serve a smuovere sensibilmente il percorso di un Taranto che interrompe la serie negativa di due sconfitte consecutive (e di tre k.o. nelle ultime quattro partite). Gli ionici non scavalcano l'Akragas ma toccano quota dieci punti in classifica restando due lunghezze sopra la zona calda. Domenica prossima, allo “Iacovone”, arriva un'altra siciliana: con il Messina non bisogna sbagliare in una gara che funge da autentico scontro diretto in chiave salvezza.

 

PRIMO TEMPO La partita è abbastanza viva nelle prime battute e dopo appena tre minuti il Taranto tenta di costruire qualcosa di buono, sull'asse Magnaghi-Viola-Bollino, ma la conclusione dal limite di quest'ultimo viene ribattuta dall'intervento di Riggio. La risposta dei siciliani arriva al minuto numero otto, quando Russo ci prova con una conclusione sbilenca dalla distanza: palla fuori misura e abbondantemente oltre la traversa. Due minuti dopo è Viola ad avere una buona palla per sbloccare il risultato, quando su un errato disimpegno di Gomez calcia di prima intenzione da fuori area. Il tiro dell'attaccante rossoblù è forte ma centrale e facile preda di Pane. Ad un minuto dal quarto d'ora si rivedono i biancocelesti con un debole diagonale di Longo che non impensrisce Maurantonio, il quale blocca senza problemi. Un minuto dopo, sul capovolgimento, Magnaghi imbecca Bollino, il quale riceve palla, entra in area e al momento della conclusione a rete si fa recuperare dal provvidenziale intervento di Russo. Al diciassettesimo rischia grosso la squadra di Prosperi, con l'Akragas vicino al gol sugli sviluppi del terzo corner a favore: palla messa a centro area da Carrotta, l'ex Daniele Marino salta più in alto di tutti e gira di testa con la sfera che termina di un soffio oltre il palo alla destra di Maurantonio. E' il ventesimo minuto quando il Taranto matura l'azione che porta al gol del vantaggio. Bollino ruba palla ad un avversario, entra in area di rigore, arriva a due passi da Pane e calcia a botta sicura trovando l'istintiva respinta dell'estremo difensore siciliano con un piede. La palla resta viva ed arriva a De Giorgi, bravissimo ad andare sul fondo e far partire un traversone al bacio che arriva sul fronte opposto, dove dal vertice dell'area piccola Viola in acrobazia calcia senza pensarci su portando in vantaggio i suoi. Passano cinque minuti e gli uomini di Di Napoli vanno subito vicini al gol del pareggio: su una respinta di testa di De Giorgi è bravo Cocuzza ad intercettare e controllare la sfera, spalle alla porta. L'attaccante si gira e lascia partire un tiro beffardo su cui l'ex Maurantonio è bravissimo ad allungarsi ed alzare la palla in corner. A due giri di lancette dalla mezzora il Taranto va vicinissimo al raddoppio: ancora l'ottimo Bollino, servito da De Giorgi, dal fondo pennella un assist morbido verso il centro area, dove l'accorrente Viola manca il tap-in vincente per una questione di centimetri, vedendo la sfera finire a lato. Al trentatreesimo l'arbitro tira fuori il primo cartellino giallo del match. Ed è all'indirizzo del calciatore biancoceleste Gomez, punito per gioco scorretto. Sei minuti più tardi ancora Taranto in avanti con Magnaghi che riceve palla al limite dell'area, ma anziché servire l'accorrente Viola con un passaggio filtrante, preferisce cercare la conclusione a rete, trovando la ribattuta con la schiena in calcio d'angolo di Riggio. Proprio in occasione della battuta del tiro dalla bandierina, arriva il primo giallo anche in casa Taranto: punito Balzano, per aver ritardato la battuta del tiro piazzato. Al minuto numero quarantadue il tecnico dell'Akragas, Di Napoli, effettua la prima sostituzione della partita inserendo Salvemini al posto di Gomez. L'ultima occasione della prima frazione, che termina dopo un solo minuto di recupero, arriva al quarantacinquesimo, quando sugli sviluppi del sesto corner a favore l'Akragas ha l'opportunità di pareggiare i conti. La palla messa al centro da Salandria, però, forse sorprende Cocuzza che con la testa gira debole e poco convinto tra le braccia di Maurantonio.

 

SECONDO TEMPO I padroni di casa nella ripresa cercano di accelerare i ritmi a caccia del pareggio. Al settimo ci prova Zanini con un tiro dalla distanza su cui Maurantonio è bravo a parare in tuffo. Due minuti più tardi il tecnico siciliano Di Napoli gioca la seconda carta a disposizione ed inserisce Thiago Cazè al posto di Sepe. Al tredicesimo Bobb effettua un bel lancio all'indirizzo di Bollino. La palla coglie in controtempo Russo e raggiunge l'attaccante ionico, il quale ancora una volta temporeggia nella battuta a rete e si vede recuperare dallo stesso difensore siciliano. Ad un minuto dal quarto d'ora l'arbitro ammonisce l'autore del gol Viola per un fallo all'altezza della metà campo ai danni di Salvemini. Al diciottesimo le due squadre effettuano un cambio per parte: nel Taranto la prima sostituzione vede Paolucci prendere il posto di Viola; mentre l'Akragas, con l'ultimo avvicendamento, inserisce Cochis al posto di Russo. Dopo neppure un giro di lancette la squadra di Prosperi sfiora il raddoppio con una strepitosa rovesciata dell'ottimo Bollino che si schianta in pieno sulla traversa prima di rimbalzare sulla linea di porta. Ci pensa poi la difesa di casa a liberare l'area di rigore e sventare il pericolo. Al diciannovesimo l'arbitro ammonisce il rossoblù Sampietro per fallo su Cochis. Due minuti dopo è l'Akragas ad andare vicinissimo al pareggio, con Longo bravo a servire Carrotta che con una botta dalla distanza mette i brividi a Maurantonio, bravissimo a distendersi ed allungare la palla in calcio d'angolo con la punta delle dita. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Marino salta più in alto di tutto, ma colpisce di testa in modo debole e centrale con la palla facile preda dell'estremo difensore ionico. Al minuto numero ventiquattro il tecnico del Taranto, Prosperi, effettua il secondo cambio con una staffetta in attacco: Balistreri dentro al posto di Magnaghi. Passano centoventi secondi e l'Akragas si riaffaccia ancora dalle parti di Maurantonio, con un tiro dalla lunga distanza di Salvemini che si spegne però di poco a lato. Due minuti dopo la mezzora arriva l'ultima sostituzione anche per il Taranto, con Pirrone dentro al posto di Sampietro. Al minuto numero trentatre Paolucci supera in velocità Longo e viene steso dallo stesso calciatore di casa. L'arbitro non può far altro che interrompere il gioco e ammonire il trequartista siciliano. Quattro minuti dopo l'Akragas usufruisce di un interessante calcio di punizione da cui Zanini fa partire un velenoso tiro tagliato. La palla gira ma non inganna Maurantonio, bravissimo ad alzarsi e bloccare in presa sicura. Al quarantesimo l'Akragas va vicinissimo al pareggio: Bobb non contrasta Cochis, che esplode una bordata dal limite su cui Maurantonio è superlativo ad alzare sopra la traversa e rifugiarsi in corner con un colpo di reni istintivo. L'episodio fa infuriare Nigro che sgrida in maniera veemente il compagno. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, però, i padroni di casa pareggiano: la palla taglia tutta l'area di rigore ed arriva sui piedi di Marino, che a due passi da Maurantonio non può far altro che spingerla in rete. Non esulta il difensore siciliano, amato ex di turno. Al quarantacinquesimo, mentre l'arbitro segnala quattro minuti di recupero, viene ammonito Carrotta per fallo su Balzano. Due minuti dopo brivido per il Taranto, quando Salvemini serve un'ottima palla a Longo, la cui conclusione sorvola di poco la traversa. E', di fatto, l'ultima occasione del match che termina in assoluta parità e consente al Taranto quanto meno di smuovere sensibilmente la classifica.

 

Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 10^ Giornata di Andata (Domenica 23/10/2016)
Agrigento – Stadio “Esseneto”
AKRAGAS-TARANTO 1-1
Reti: pt 20' Viola (TA); st 41' Marino (AK)
AKRAGAS (3-4-1-2): Pane; Riggio, Marino, Russo (18' st Cochis); Zanini, Carrotta, Salandria, Sepe (9' st Thiago Cazè); Longo; Gomez (42' pt Salvemini), Cocuzza. A disp.: Addario, Assisi, Coppola, Oezzella, Palmiero, Garcia F.. All.: Raffaele Di Napoli.
TARANTO (3-4-3): Maurantonio; Balzano, Nigro, Pambianchi; De Gorgi, Sampietro (32' st Pirrone), Bobb, Garcia A.; Bollino, Magnaghi (24' st Balistreri), Viola (18' st Paolucci). A disp.: Pizzaleo, De Salve, Boccadamo A., Cardea, Albanese, Langellotti, Lo Sicco, De Toni. All.: Fabio Prosperi.
Arbitro: Andrea Zingarelli di Siena (Marco Pancioni di Arezzo – Pietro Lattanzi di Milano)
Ammoniti: Gomez (AK), Balzano (TA); Viola (TA), Sampietro (TA), Longo (AK), Carrotta (AK)
Espulsi: /
Corner: 9-2
Recupero: pt 1', st 4'
Note: Gara giocata alle ore 14:30; Spettatori circa 1200 (di cui circa 10 provenienti da Taranto).

Taranto: Dellisanti amaro, "Abbiamo perso due punti..."
Akragas-Taranto 1-1: Le pagelle, Bollino inesauribile