Gianfranco Solazzo
Gianfranco Solazzo

Settembre rappresenta per molte famiglie un mese cruciale sul piano economico, segnato dalla ripartenza della scuola e dall’aumento delle spese da sostenere. Non solo libri di testo, ma anche cancelleria, zaini, divise, tasse scolastiche, mense, trasporti e, per gli studenti universitari fuori sede, l’affitto di una stanza.

A lanciare l’allarme è Gianfranco Solazzo, presidente di Adiconsum Taranto-Brindisi, che sottolinea come i costi scolastici continuino a essere insostenibili, soprattutto per il ceto medio. “Accanto al mutuo per la casa, spesso le famiglie sono costrette a ricorrere a un prestito per garantire ai figli il diritto allo studio, sancito dall’articolo 34 della Costituzione” ha dichiarato.

Solazzo ha accolto positivamente i segnali del Governo sull’ipotesi di detraibilità dei libri scolastici, probabilmente al 19% come avviene per le spese mediche. Tuttavia, a suo giudizio, “non basta: serve una strategia più ampia e strutturata che renda l’istruzione un diritto realmente accessibile e non un peso economico”.

Le proposte di Adiconsum includono l’estensione delle detrazioni a tutte le spese scolastiche, maggiori controlli sull’obbligo di adozione di nuovi testi, una concreta valutazione dell’uso delle tecnologie digitali per ridurre i costi e un’attenzione al potenziale dell’intelligenza artificiale già presente nelle scuole.

“Uscire dalla logica di mercato che condiziona il sistema scolastico significa permettere alle famiglie di risparmiare su un diritto fondamentale e liberare risorse per altri consumi, con benefici per l’economia locale”, osserva Solazzo.

Il presidente di Adiconsum ha inoltre ricordato i dati turistici dell’estate: una forte presenza di visitatori stranieri a fronte di una riduzione delle presenze italiane nelle strutture ricettive. “Un segnale chiaro che la capacità di spesa delle famiglie italiane si sta riducendo. Sostenere i costi dell’istruzione significa sostenere anche i consumi e l’intero sistema economico del territorio”, conclude.