Gianluca Semitaio
Gianluca Semitaio

“Il sistema produttivo legato al porto di Taranto è in una fase di evoluzione positiva, anche alla luce delle opportunità aperte dal Decreto Energia 2025. Eppure, nonostante le prospettive incoraggianti, restano fermi i percorsi di formazione e riqualificazione professionale destinati ai lavoratori portuali ex TCT, oltre 300 persone in attesa di un futuro occupazionale concreto”.

A denunciarlo è Gianluca Semitaio, segretario generale della FIT CISL Taranto, che sottolinea l’assurdità dei ritardi: “È paradossale assistere a inutili rinvii nell’avvio della formazione per lavoratori che da anni attendono di rientrare nel mercato del lavoro”.

Negli ultimi 18 mesi, il Comitato di pilotaggio istituito a seguito del protocollo d’intesa Regione Puglia–Autorità di Sistema Portuale dell’aprile 2024 – con la partecipazione di sindacati e istituzioni – ha completamente rivisto il progetto formativo per renderlo coerente con le nuove esigenze del mercato portuale.

“Lo scorso agosto lo stesso Comitato ha finalmente deliberato il nuovo schema di avviso formativo, confermando anche le risorse finanziarie già stanziate” spiega Semitaio. “Ora ci chiediamo se la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, a fine novembre, non rischi di bloccare tutto, vanificando gli impegni presi”.

L’esponente sindacale ricorda che i lavoratori ex TCT beneficiano da dodici anni dell’indennità di mancato avviamento (IMA), in scadenza il 31 dicembre prossimo. “Per questo – afferma – l’avvio immediato dei corsi di formazione è fondamentale, per consentire il loro reinserimento lavorativo entro l’anno”.

Semitaio lancia un appello alle istituzioni regionali: “Non possiamo permettere che un percorso di concertazione così importante, forse unico in Italia, si fermi a un passo dal traguardo, tradendo le legittime attese dei lavoratori e della portualità ionica”.