Lo Stato, in linea con le direttive europee, è impegnato da anni nel percorso che mira alla digitalizzazione degli italiani. L’obiettivo è consentire loro di acquisire più competenze per poter utilizzare in sicurezza gli strumenti digitali.

Per questo da Nord a Sud sono stati distribuiti oltre 3.000 punti di facilitazione digitale che supportano i cittadini che desiderano formarsi a costo zero. L’acquisizione di competenze però non basta. Si è pensato allora di avviare vere e proprie campagne di sensibilizzazione verso l’uso improprio delle risorse digitali.

Va interpretato in questa prospettiva anche il Protocollo d’intesa che vede coinvolto il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Entrambi gli enti si impegnano a realizzare corsi di formazione sull’utilizzo più consapevole del web.

Del resto la digitalizzazione sta entrando a pieno titolo anche nelle Pubbliche Amministrazione, grazie al Decreto PA, che di recente ha promosso anche l’introduzione del social media manager pubblico.

Dunque, seppur lentamente, anche nel privato le aziende stanno assimilando l’idea di dover formare adeguatamente i dipendenti all’uso del digitale. La convinzione viene sperimentata perlopiù nelle start-up già per natura legate al mondo dell’innovazione, come quelle impegnate in ambito ingegneristico o finanziario.

Eppure, anche internet fa la sua parte. Fioccano guide in rete che mettono in guardia gli utenti dalle truffe, offrono loro informazioni sui sistemi di pagamento digitali sicuri oppure su come si riconoscono e-commerce sicuri.

È rilevante anche il lavoro svolto dai portali di approfondimento su settori specifici, che offrono informazioni sia sui prodotti che sui servizi che si acquistano in rete. Chi è intenzionato ad acquistare uno smartphone online, infatti, può conoscere anticipatamente tutte le caratteristiche dell’articolo e della piattaforma che lo vende, tanto sul sito in questione quanto sui portali di comparazione.

La consapevolezza digitale è fondamentale anche per chi utilizza il web per svago. Non parliamo solo di social network o streaming, ma anche di settori come i casinò online, dove la sicurezza gioca un ruolo centrale. Prima di accedere a questi servizi, è importante verificare che le piattaforme siano autorizzate e rispettino le normative vigenti. Portali specializzati analizzano i casinò live autorizzati, verificando licenze, protocolli di pagamento e conformità normativa, per aiutare gli utenti a scegliere piattaforme legali e affidabili. Questo tipo di informazione è parte integrante della consapevolezza digitale, perché riduce i rischi e tutela i dati personali.

A ciò si aggiunge poi il grande lavoro svolto dalla Polizia Postale, che da anni non si limita a raccogliere denunce o segnalazioni, ma offre un supporto concreto con molteplici uffici dislocati su tutto il territorio.

E allora, tra le iniziative statali e quelle singole possiamo augurarci che vi sia un uso più consapevole della rete, che proietti l’Italia e gli italiani in un futuro più digitale.