Istituto Liside-Cabrini (foto Todaro/AntennaSud)
Istituto Liside-Cabrini (foto Todaro/AntennaSud)

La ds Annamaria Strazzullo: “Come scuola capofila della rete di Promozione alla salute, avvertiamo il dovere di divulgare la cultura di questo gesto di vitale importanza tra gli studenti e i docenti di tutto il territorio tarantino, non solo tra i nostri iscritti”


 “Promuoviamo la donazione del sangue”. Gioca sul doppio senso di un verbo così famigliare tra i banchi di scuola e tanto prezioso quando si tratta di sensibilizzare la cittadinanza a fare del bene, l’iniziativa che il Liside-Cabrini di Taranto lancia insieme all’associazione Avis.

Parte infatti da lunedì 27 ottobre alle ore 9 nel plesso di via Ancona una vera e propria campagna di sensibilizzazione tra studenti, docenti e personale scolasticotutto dell’istituto professionale presieduto dalla dirigente Annamaria Strazzullo. Il Liside-Cabrini, in quanto capofila della rete di scuole per la Promozione della salute, punta a divulgare la cultura della donazione del sangue, soprattutto dopo gli ultimi allarmanti dati.

La percentuale dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni che compiono questo importante gesto di generosità è di appena il 12 per cento in Italia. Se poi si restringe il campo alla provincia di Taranto, il dato si abbassa ulteriormente. Fino a qualche anno fa dalle scuole aderivano tra i 250 e i 300 donatori, solo per conto dell’Avis. Adesso non si supera il centinaio.

“Siamo fortemente preoccupati - dichiara Antonio Fago, presidente dell’Avis di Taranto - perché i donatori del domani saranno proprio i ragazzi di oggi, che sono sempre più disinteressati a questa pratica, nonostante i nostri sforzi di dimostrarne l’importanza. Cosa accadrà quando ci sarà il ricambio generazionale?”

Da qui parte allora l’iniziativa del Liside-Cabrini di Taranto. “Ogni anno - afferma la preside Strazzullo - tutti noi dirigenti ci impegniamo ad accogliere nelle nostre sedi i volontari dell’Avis, ma è evidente che i risultati non sono quelli sperati. Il nostro istituto, come scuola capofila della rete delle Scuole che Promuovono Salute, non può restare indifferente al grido d’aiuto dell’associazione, che altro non è se non la voce delle tante persone che hanno bisogno urgente di trasfusioni. Dalle donazioni dei nostri ragazzi può dipendere il futuro di molti cittadini”.

“C’è scarsa sensibilità - aggiunge Fago - e in pochi lo vivono come un gesto d’amore. Per molti è un’occasione per fare festa a scuola o avere credito formativo. C’è più attenzione da parte degli ultra trentacinquenni oppure da parte di chi vive in famiglia problematiche di salute che richiedono trasfusioni di sangue”.

Lunedì il presidente dell’Avis sarà in visita in tutti i plessi del Liside-Cabrini per parlare ai ragazzi della donazione e della sua vitale importanza.

Il primo incontro sarà nella sede di via Ancona 91 alle ore 9. Dopodiché i volontari dell’Avis si sposteranno in via Dante, nel plesso Cabrini, e in via Oberdan (con accesso anche da via Dante) nel plesso Acanfora.

“Abbiamo esteso l’invito alle quarte e alle quinte classi di tutto l’istituto - spiega la dirigente scolastica - anche se tra loro ci sono ragazzi non ancora maggiorenni. Ci è apparso comunque importante coinvolgere tutti gli studenti dell’ultimo biennio perché riteniamo che anche questa attività di sensibilizzazione possa essere una forma di prevenzione a favore della salute, nel caso specifico di quella degli altri”.

Per l’occasione il presidente Fago, accompagnato dal prof Francesco Riccobelli,illustrerà i dati della donazione e i requisiti necessari per sottoporsi alla stessa. Mentre un gruppo di studenti dell’indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italypresenterà il prodotto realizzato dalla scuola per divulgare la cultura della donazione del sangue.