Antonio Ingranaro, anziano disabile grave di Mottola, denuncia di non poter usufruire di uno spazio personalizzato per disabili davanti alla propria abitazione. L’uomo, invalido al 100% e portatore di handicap grave ai sensi della legge 104/92, è costretto a muoversi esclusivamente in carrozzina e con una bombola di ossigeno h24.

Il cittadino, rappresentato dall’avvocato Giovanni Gentile, aveva inoltrato al Comune la richiesta di un posto auto riservato sotto casa, necessario per i frequenti spostamenti sanitari. La domanda è stata però respinta in via preliminare con la motivazione che l’area “non rientra nelle zone ad alta densità di traffico”. Una motivazione giudicata illogica, considerando la presenza nelle immediate vicinanze di un supermercato e di altre attività commerciali molto frequentate.

A rendere la vicenda ancor più paradossale è il fatto che nello stesso stabile siano già stati concessi due stalli personalizzati per disabili, proprio davanti al portone dell’edificio. Una scelta che, secondo il legale, rischia di configurare “una palese discriminazione a danno di un anziano con un quadro clinico gravissimo”.

Il 14 agosto scorso è stata inviata una PEC al Comune per contestare il preavviso di rigetto, ma a oggi non sarebbe giunta alcuna risposta. “Il diritto del cittadino a ricevere un riscontro sembra ancora lontano dall’essere garantito - sottolinea l’avvocato Gentile -. Nel frattempo, il disabile resta bloccato in casa, impossibilitato a uscire persino per le cure mediche, come se fosse agli arresti domiciliari senza aver commesso alcun reato”.

Il rappresentante del disabile conclude con un appello al buon senso dell’ente civico: “Non vogliamo credere che sia necessario rivolgersi all’Autorità giudiziaria per ottenere un diritto elementare. Basterebbe poco per risolvere la questione subito, evitando inutili costi e lungaggini”.