Confartigianato: “Taranto non coinvolge i cittadini sul progetto BRT”

Il progetto Bus Rapid Transit (BRT) continua a far discutere a Taranto. A esprimere preoccupazione è la Confartigianato Taranto, che denuncia l’assenza di un reale confronto con la comunità cittadina e con gli esercenti.
“A giugno avevamo già lanciato l’allarme chiedendo all’Amministrazione comunale di fermarsi per un confronto, ma i cantieri sono andati avanti a testa bassa - ricorda il segretario generale Fabio Paolillo -. Oggi disagi e incertezze sono aumentati”.
Secondo Confartigianato, il progetto, nato per garantire efficienza e puntualità nei collegamenti tra quartieri, presenta gravi criticità: la drastica riduzione di migliaia di posti auto senza alcuna compensazione, il rischio di un aumento del traffico per effetto delle nuove corsie riservate e l’incognita della reale funzionalità dei Park & Ride, oggi limitati a Cimino e Democrito.
Altra preoccupazione riguarda gli effetti economici: “Il tessuto commerciale della città, già fragile, potrebbe subire un ulteriore calo di fatturato durante la fase di cantierizzazione e a regime, se strade e parcheggi verranno meno”.
Confartigianato sottolinea inoltre come il BRT stia nascendo in assenza del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), che avrebbe dovuto integrarne la pianificazione, rischiando così di accentuare la desertificazione commerciale a favore dei grandi centri fuori città.
“Non siamo contrari alla mobilità sostenibile - conclude Paolillo -, ma la sostenibilità deve essere anche sociale ed economica, per chi vive e lavora quotidianamente la città. Conoscendo il sindaco Piero Bitetti, confidiamo che possa aprire un confronto serrato per trovare soluzioni concrete e ridurre le criticità”.