Ex Ilva, autotrasporto chiede tutele e piani concreti per l’indotto

“Sì alla decarbonizzazione, ma con garanzie concrete per Taranto, per tutti gli stabilimenti e per l’indotto”. È questa la posizione congiunta espressa da Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani dopo l’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sul protocollo d’intesa per l’accordo di programma relativo all’ambientalizzazione dell’ex Ilva.
Le due associazioni accolgono positivamente il vincolo di piena decarbonizzazione degli impianti, ma sottolineano la necessità di accompagnare la transizione con misure certe a tutela dell’occupazione e delle opportunità lavorative per centinaia di micro, piccole e medie imprese della filiera logistica e dei trasporti. “Tali interventi – evidenziano – devono essere inseriti in un piano di riqualificazione economica complessivo e coerente, che coinvolga tutti gli stabilimenti del gruppo a livello nazionale”.
Il nodo dell’indotto
Per le associazioni, le scelte industriali dovranno tenere conto dell’impatto sull’intera filiera logistica, già colpita dalle crisi aziendali e dalle riduzioni produttive. In attesa di conoscere le proposte dei potenziali investitori, Confartigianato e Casartigiani chiedono progetti solidi, investimenti reali e tempi certi. Tra le priorità: garanzie contrattuali nel rispetto dei valori di riferimento dei costi di esercizio fissati dal Ministero dei Trasporti, evitare subappalti e forme di sfruttamento dei piccoli vettori.
Dialogo e partecipazione
Le associazioni ribadiscono la disponibilità a collaborare con proposte e competenze, convinte che “il futuro industriale di Taranto e di tutti gli stabilimenti ex Ilva debba essere costruito insieme, nell’interesse dei lavoratori, delle imprese e delle comunità locali”.