Fabio Ligonzo e il sindaco Piero Bitetti
Fabio Ligonzo e il sindaco Piero Bitetti

La CISL Funzione Pubblica del Comune di Taranto esprime forte preoccupazione per la mancata sottoscrizione del rinnovo contrattuale relativo al triennio 2022-2024 per il personale del comparto Funzioni Locali, a fronte degli accordi già conclusi per altri settori della Pubblica Amministrazione come Sanità e Funzioni Centrali.

Secondo il segretario Fabio Ligonzo si tratta di una situazione particolarmente critica, aggravata dal fatto che l’Italia figuri tra i Paesi europei con la minore spesa pubblica per i dipendenti e con un’amministrazione decisamente sottodimensionata. “Altro che PA pletorica: quella italiana è la più leggera d’Europa e ne stiamo pagando le conseguenze”, afferma.

Emblematica la situazione del Comune di Taranto, dove negli ultimi cinque anni sono state assunte 266 unità, insufficienti a compensare i numerosi pensionamenti e cessazioni, lasciando l’ente con oltre il 50% di organico mancante rispetto alle esigenze reali.

“Questa carenza si traduce in servizi meno efficienti per i cittadini e in carichi di lavoro insostenibili per il personale in servizio. Alla criticità organizzativa si somma il blocco del contratto, che priva i dipendenti degli adeguamenti retributivi, con una progressiva perdita del potere d’acquisto”, precisa Ligonzo.

“Nonostante la disponibilità della CISL FP nazionale a proseguire il confronto su punti cruciali come la riorganizzazione delle aree professionali, il rimborso delle quote di iscrizione agli ordini, il superamento dell’Area Operatori e l’estensione dei tempi di vestizione, le attuali tempistiche rendono improbabili effetti concreti prima del 2026, anche in caso di accordo imminente”, sottolinea il segretario della CISL FP Taranto.

“Da una città come Taranto, virtuosa nell’attuazione del PNRR e nella gestione del Just Transition Fund, rilanciamo un appello forte: serve un confronto immediato per restituire dignità, riconoscimento economico e tutele al personale degli Enti Locali, primo presidio dello Stato sul territorio e sempre più al centro delle sfide sociali”, conclude Ligonzo.