Maxi operazione antidroga all’alba di venerdì 5 settembre a Taranto, che ha portato all’arresto di 25 persone nell’ambito di un’inchiesta che ha svelato un vasto giro di spaccio, attivo persino all’interno del penitenziario Carmelo Magli. L’operazione è stata condotta da Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria – NIC Nucleo Investigativo Regionale Puglia e Basilicata, insieme al Reparto del Corpo di P.P. di Taranto.

Il provvedimento riguarda 25 soggetti (16 in carcere e 9 ai domiciliari) accusati a vario titolo di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di arma clandestina, accesso illecito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti, ricettazione e riciclaggio.

L’ordinanza è il risultato di un’indagine avviata nel giugno 2023 che ha permesso di smantellare un vasto traffico di hashish sviluppatosi tra il luglio e l’ottobre dello stesso anno all’interno della Casa Circondariale di Taranto.

Secondo quanto ricostruito, due i gruppi coinvolti: uno composto da detenuti tarantini, guidati da tre pluripregiudicati locali, e l’altro da detenuti baresi, riconducibili a un pregiudicato della provincia. Lo stupefacente veniva introdotto dai familiari durante i colloqui, seguendo precise istruzioni fornite attraverso telefoni cellulari illecitamente utilizzati in carcere.

Il mercato interno risultava particolarmente redditizio, con prezzi più alti rispetto all’esterno, proprio per l’elevato rischio legato all’introduzione della droga nell’istituto. Le indagini, condotte tramite intercettazioni, pedinamenti e sequestri, hanno consentito di identificare sia i fornitori della sostanza, residenti tra Bari e Taranto, sia gli intestatari delle carte prepagate utilizzate per i pagamenti.

L’operazione ha permesso di colpire un fenomeno che rappresenta una delle principali criticità per la sicurezza penitenziaria: l’introduzione di droga e dispositivi elettronici che consentono ai detenuti di mantenere contatti con l’esterno e gestire attività illecite.