Taranto, il Giovanni Paisiello Festival verso il gran finale con un oratorio raro
Volge al termine il Giovanni Paisiello Festival, che nelle ultime due settimane ha trasformato Taranto in un centro di approfondimento musicale dedicato alla grande scuola napoletana, quella stessa tradizione entro cui il compositore tarantino seppe imprimere nuova vitalità e raffinatezza.
Martedì 14 ottobre, alle 17.30, l’antico Chiostro dell’ex Convento di San Michele, sede del Conservatorio Statale “G. Paisiello”, ospiterà l’appuntamento “Prima della Prima”, il consueto incontro con il pubblico e la stampa che anticipa la rappresentazione dell’opera scelta per il gran finale del festival.
Quest’anno il titolo prescelto è “La Passione di Gesù Cristo”, oratorio composto da Giovanni Paisiello su testo di Pietro Metastasio. L’opera debuttò a San Pietroburgo l’8 marzo 1783, durante la Settimana Santa, nella chiesa di Santa Caterina. In seguito, rientrato a Napoli, Paisiello ne realizzò una revisione definitiva poco prima della morte, datata 24 febbraio 1816 e dedicata a Ferdinando IV di Borbone, re delle Due Sicilie.
La nuova revisione e trascrizione dell’oratorio sono state curate dal Maestro Fabio Anti, che ha comparato tre manoscritti digitalizzati conservati presso i Conservatori di Napoli e Firenze, oltre al testo originale del Metastasio. Il lavoro di confronto ha permesso di restituire una partitura completa e filologicamente accurata, arricchita da dettagli e passaggi inediti.
A presentare il progetto saranno il Prof. Lorenzo Mattei, direttore artistico del Festival, il M° Fabio Anti, il M° Domenico Famà, che dirigerà l’Orchestra del Conservatorio “G. Paisiello”, e il M° Vito Caliandro, direttore del Conservatorio.
Come ogni anno, il Giovanni Paisiello Festival è organizzato dagli Amici della Musica di Taranto, con il sostegno del Conservatorio Statale “G. Paisiello”, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e della Camera di Commercio di Brindisi e Taranto. Un appuntamento che si conferma imprescindibile per studiosi e appassionati, capace di riportare alla luce pagine rare e preziose della tradizione musicale italiana sotto la guida artistica di Lorenzo Mattei.