Aeroporto Grottaglie, Comitato sollecita il Governo e il sindaco Bitetti

Il Comitato Pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie ha formalmente presentato Piero Bitetti, sindaco di Taranto, un articolato documento, firmato dal presidente Walter G. Fischetti, con tre richieste operative sull’aeroporto jonico. L’obiettivo è sbloccare una situazione di stallo che, secondo il Comitato, viola il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini tarantini.
1. Attivazione dei poteri sostitutivi costituzionali
Il Comitato chiede al Comune di Taranto di sollecitare il Governo affinché attivi i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 120 della Costituzione, per garantire i livelli essenziali delle prestazioni in materia di mobilità, superando l’inerzia della Regione Puglia, che dal 30 maggio 2022 non ha avviato la procedura per l’istituzione degli Oneri di Servizio Pubblico (OSP).
2. Contratto di servizio con ITA Airways
Viene inoltre richiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) di applicare l’articolo 202 del Decreto Rilancio, che consente di stipulare un contratto di servizio pubblico essenziale con ITA Airways, per avviare in tempi brevi voli passeggeri da Taranto-Grottaglie verso Roma Fiumicino, Milano Linate, Pisa, Catania e Bologna, valutando anche l’apertura di una base operativa permanente.
3. Attivazione dei poteri di vigilanza ministeriali
Il Comitato chiede infine al MIT di esercitare i propri poteri di vigilanza e controllo sui “porti e aeroporti civili”, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, per verificare il rispetto degli obblighi contenuti nel Decreto Interministeriale n. 6/2018, che istituiva la rete aeroportuale pugliese. Secondo il Comitato, il mancato monitoraggio semestrale previsto dall’articolo 2 del decreto e la totale assenza di voli passeggeri da Grottaglie rappresentano una violazione delle norme e degli obiettivi di coesione territoriale.
Le motivazioni giuridiche
Il documento evidenzia come la “Regione Puglia abbia più volte eluso la richiesta ministeriale di attivare la procedura OSP, utilizzando studi di fattibilità privi di valore istruttorio”, si legge. Inoltre, l’articolo 705 del Codice della Navigazione obbliga il gestore aeroportuale a garantire un utilizzo efficiente delle risorse e un adeguato livello di servizi su tutti gli scali della rete, obbligo che, sostiene il Comitato, non è stato rispettato a Taranto-Grottaglie.
“Non è una richiesta politica, ma un diritto costituzionale”
Nel documento si sottolinea che l’esclusione dello scalo di Grottaglie dai collegamenti passeggeri, mentre Bari, Brindisi e Foggia ricevono investimenti e voli di linea, costituisce una discriminazione territoriale in contrasto con i principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione.
Il Comitato ribadisce che gli strumenti giuridici già esistono: i poteri sostitutivi del Governo, il contratto di servizio con ITA Airways e i poteri di vigilanza ministeriali.
“Lo spazioporto non può diventare un alibi per rinviare i voli di linea. La continuità territoriale è un diritto dei cittadini, non un favore concesso dalla politica - conclude il presidente Walter G. Fischetti -. Il sindaco Bitetti ha ora strumenti concreti per agire a Roma. I tarantini non chiedono privilegi, ma parità di diritti e servizi rispetto al resto della Puglia”.
Il Consiglio Comunale monotematico convocato a Taranto sarà dunque, secondo il Comitato, un momento decisivo per rivendicare – attraverso la legge e la Costituzione – il diritto dei cittadini a una reale mobilità aerea e a un pieno sviluppo economico del territorio.