Da sx: Luca De Gaetano, Lorenzo Zitignani e Silvia Pettinicchio
Da sx: Luca De Gaetano, Lorenzo Zitignani e Silvia Pettinicchio

È l’unica associazione italiana presente ai tavoli negoziali delle Nazioni Unite sul trattato globale contro l’inquinamento da plastica, ma la sua voce si fa sentire forte e chiara. La Plastic Free Onlus partecipa ai lavori di Ginevra con status di osservatore ufficiale riconosciuto dall’UNEP, e chiede con determinazione che il nuovo accordo internazionale sia vincolante, coraggioso e incisivo.

Fondata nel 2019, Plastic Free è attiva con oltre 260.000 volontari in 30 Paesi e ha già rimosso 4,6 milioni di chili di plastica e rifiuti attraverso migliaia di iniziative di raccolta e sensibilizzazione.

L’associazione, guidata dal fondatore e presidente Luca De Gaetano, ha chiarito che non basta più gestire la plastica una volta diventata rifiuto: occorre agire “a monte del ciclo produttivo”, imponendo un tetto globale obbligatorio alla produzione di plastica vergine. Tra le richieste ufficiali presentate, anche il divieto universale per i prodotti monouso, definiti “tra i più pericolosi” e attualmente soggetti a normative frammentate da Stato a Stato.

“Non possiamo continuare a raccogliere nell’ambiente ciò che viene prodotto senza sosta. Questo trattato non deve solo gestire l’inquinamento: deve fermarlo, e deve farlo con coraggio, giustizia e urgenza” ha dichiarato De Gaetano lanciando un allarme anche sul piano sanitario: “La plastica è ovunque: nei polmoni, nel cervello, nel sangue, perfino nei bambini non ancora nati. Vogliamo davvero un mondo in cui vivere significhi ammalarsi?”.

Plastic Free sottolinea anche l’esigenza di una transizione giusta, che riduca le disuguaglianze e coinvolga realmente le comunità più vulnerabili, spesso escluse dai processi decisionali ma esposte agli impatti maggiori dell’inquinamento.

La delegazione italiana è composta, oltre che da De Gaetano, dal direttore generale Lorenzo Zitignani e dalla Global Strategy Director Silvia Pettinicchio. La loro presenza a Ginevra rappresenta un passo importante per il contributo dell’Italia alla definizione delle regole globali contro l’inquinamento plastico.

“Forse non riusciremo mai a ripulire il mondo, ma possiamo smettere di sporcarlo. È il momento di scrivere un trattato per cui le generazioni future ci ringrazieranno, non uno che dovranno riscrivere. Siamo l’ultima generazione che può ancora pulire, non la prima che ha deciso di arrendersi”, ha concluso De Gaetano.