Fabio Paolillo
Fabio Paolillo

“Crediamo che le chiare e rassicuranti parole del ministro Andrea Abodi, durante la sua visita ai cantieri, mettano finalmente fine alla confusione che qualcuno sta cercando di alimentare intorno ai Giochi del Mediterraneo”. Lo dichiara in una nota Fabio Paolillo, segretario generale di Confartigianato Taranto, che esprime pieno sostegno al commissario straordinario Massimo Ferrarese.

“Sui Giochi, Confartigianato si schiera con decisione al fianco del commissario Ferrarese, che sta dimostrando, da vero uomo del fare, di agire con coraggio, pragmatismo e senso di responsabilità per salvare una situazione ereditata al limite del praticabile”, dichiara Paolillo.

Secondo l’associazione, le difficoltà sui tempi e sulla gestione dei Giochi derivano “dall’incapacità di chi, negli anni scorsi, non ha saputo programmare e realizzare le opere necessarie”. Per questo, Confartigianato invita a concentrarsi esclusivamente sull’obiettivo abbandonando le polemiche sterili: “Non è più il momento delle chiacchiere, ma dei fatti. Taranto non può fallire”.

Paolillo sottolinea inoltre l’importanza della collaborazione tra le istituzioni: “Benissimo ha fatto il sindaco Piero Bitetti, con la sua amministrazione, a porsi subito in sintonia con la struttura commissariale. È ciò che deve fare chi pensa davvero al bene comune”.

Ma la realizzazione delle opere non basta. “Taranto deve poter beneficiare dei Giochi anche dopo - spiega Paolillo -, non solo per le infrastrutture, ma come occasione di rinascita economica e sociale. Vogliamo vedere le strade piene, i negozi vivi, i quartieri animati: i Giochi devono essere una festa per tutta la città”.

Infine, un appello diretto al Governo e agli enti locali: “Operare a Taranto è un percorso a ostacoli tra burocrazia e inerzia, ma crediamo che il commissario Ferrarese e l’amministrazione comunale centreranno l’obiettivo. E se servirà, gliene faremo una statua: chi riesce a ottenere risultati qui merita un riconoscimento speciale”.

Confartigianato chiede infine di “fare squadra per permettere a Taranto di scrollarsi di dosso, con i fatti, la nomea di città abbandonata e tradita”.