Arte, moda e solidarietà dal 16 al 18 settembre tra Grottaglie e Taranto

Presentato l’evento ‘Passerella Mediterranea - Le spose della Magna Grecia’

Cultura, musica e spettacolo
09.06.2021 16:46

Saranno Grottaglie e Taranto ad ospitare “Passerella Mediterranea - Le spose della Magna Grecia”, dal 16 al 18 settembre prossimi. Un format promosso dall’associazione culturale “Urban Events” e dall’amministrazione comunale di Grottaglie, che ambisce ad unire ambiti che a livello internazionale ormai viaggiano insieme: cultura, arte, moda, natura, artigianato locale e promozione del territorio. Protagonista ancora una volta il made in Puglia ma anche le storie imprenditoriali di successo e le tradizioni che stanno scomparendo e si vogliono riportare in auge, come l’antica tessitura del bisso. Due convegni ed un fashion show ispirato alle donne della Magna Grecia, proveranno a raccontare il territorio sotto un’altra luce, propositiva e positiva. Un progetto che nasce in sinergia con il Comune di Grottaglie e che vede il fattivo sostegno della Regione Puglia e di Puglia Promozione, il supporto del Comune di Taranto e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, di Confindustria Taranto, settore tessile, moda e turismo, della Fondazione Marisa Bellisario, di FederModa e Cna Puglia. Accanto ad Urban Events anche Confcommercio Taranto e Museo Diocesano di Taranto. PROGRAMMA
Si parte giovedì 16 settembre con il convegno “Gli abiti parlano: intrecci di fili. La Pinna Nobilis, la seta del mare. La moda raccontata attraverso il giornalismo” che si svolgerà nella prestigiosa sede del Mudi, il Museo diocesano di Taranto, in Città vecchia, dove si conserva un prezioso e raro arazzo in bisso, la seta del mare ricavata dalla Pinna Nobilis e lavorata per secoli dalle donne tarantine. Il convegno, promosso da Urban Events con la Fondazione Bellisario e patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti, sarà moderato dal giornalista Mimmo Mazza, a capo della redazione tarantina della Gazzetta del Mezzogiorno. Interveranno: don Francesco Simone, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici dell’arcidiocesi di Taranto e direttore del Mudi; Beatrice Lucarella, referente della Fondazione Marisa Bellisario per la Puglia; Carmela Comes, direttrice creativa dell’omonima maison e la maestra di bisso Chiara Vigo, sarda e unica tessitrice vivente di bisso del Mediterraneo. Venerdì 17 settembre un convegno intitolato “Il coraggio delle donne - impresa e responsabilità sociale”, che si svolgerà a Palazzo Pantaleo, sempre nella Città vecchia di Taranto. Al centro di questo secondo incontro, come dare forma al bello, tra innovazione ed etica d’impresa, con le storie di imprenditrici e artigiane che si fanno strada e un occhio di riguardo al femminile e al tema della violenza di genere, grazie al supporto dell’associazione Artava e la partecipazione dell’associazione Alzaia con Di.Re donne in rete contro la violenza. Tra coloro che racconteranno la propria storia imprenditoriale di successo, Francesca Vestita. Sabato 18 settembre fashion show della maison Carmela Comes nel Castello episcopio di Grottaglie ispirato alle donne della Magna Grecia. Presentazione delle collezioni wedding 2022. Ospite della serata, che vedrà uno spazio dedicato al tema della violenza sulle donne, Jessica Notaro. Per l’occasione, grazie alla sinergia con la Wedding Accademy Industry di Roma e l’Istituto italiano di fotografia di Milano, fotografe professioniste e allieve produrranno scatti che si uniranno a quelli che faranno nel quartiere delle Ceramiche di Grottaglie e nella Città vecchia di Taranto domenica 19 settembre. I lavori saranno al centro di una mostra di abiti e foto, unione tra moda e promozione territoriale, che si terrà sia a Milano che a Grottaglie. “Passerella Mediterranea- Le spose della Magna Grecia” ha come media partner: Gazzetta del Mezzogiorno, Telenorba con TGNorba24 e le principali riviste di settore, Elle Spose, Fashion Network Italia, Matrimonio.com, che invieranno i loro corrispondenti di punta. Saranno in Puglia Elena Passeri, Giusy Babetto, Giovan Battista Sparacio e Luigi Cirasino, insieme alle fotografe professioniste Isabella Balena e Alessandra Alba e alle allieve dell’ultimo anno dell’Istituto di Fotografia di Milano, Martina Gola, Ginevra Dalla Torre e Irene Bianchi. LE DICHIARERÀ CIRO D’ALO- sindaco Comune di Grottaglie: “Un grande evento che parla del nostro territorio, dalle nostre bellezze e sopratutto dalle nostre aziende che, in questi lunghi mesi, hanno patito maggiormente le conseguenze della pandemia. Un importante esempio di resilienza per reagire ai cambiamenti ed affrontare le nuove sfide di crescita e ripresa economica». MARIO BONFRATE – assessore Sviluppo Economico e Turismo Comune di Grottaglie: «Occorre reinvestire nel made in Italy, favorendo la consapevolezza che i territori sono un valore che testimonia un’identità reale da tutelare, conservare, valorizzare e promuovere. Passerella Mediterranea esalta, con creatività, quelli che sono i nostri punti di forza famosi ormai in tutto il mondo e dai quali bisogna ripartire». MIMMO MAZZA a capo della redazione tarantina della Gazzetta del Mezzogiorno (media partner); Coordinerà il primo convegno: «Siamo lieti di essere partner dell’iniziativa promossa dall’associazione culturale Urban Events, finalizzata a sostenere il mondo della moda, che sempre più spazio si sta ritagliando nell’economia della provincia di Taranto e che in questa occasione si intreccia con la storia del nostro territorio e fornisce impulso all’innovazione, all’etica d’impresa, al sostegno all’arte, alla cultura e ai giovani. Gli organizzatori hanno inoltre proposto all’Ordine dei Giornalisti il programma di un interessante convegno sui temi della moda e della storia di Taranto da tenersi nel cuore del centro storico della città dei due mari in collaborazione con la Fondazione Bellisario e siamo sicuri che vista la valenza dell’evento il nostro ordine professionale vorrà concedere il proprio patrocinio e i crediti professionali per una iniziativa dall’evidente valore formativo». BEATRICE LUCARELLA – referente per la Puglia della Fondazione Marisa Bellisario: «Un cambiamento che parte con sette sfide ovvero sette proposte concrete su lavoro, welfare, impresa, innovazione, conciliazione, partecipazione. Sette proposte per avere meno violenza e più crescita: una missione che guidi il Paese, capace di aggregare energie, idee e risorse. La sfida nasce dalla riflessione che ogni crisi nasconde un’opportunità, una sorta di resilienza propositiva che non si arrende al cambiamento ma ne fa preziosa occasione per orientarsi al futuro. Questo sarà il focus su cui la Fondazione Bellisario delegazione Puglia orienterà la sua partecipazione. Una delle tante e importanti testimonianze dell’impegno della Fondazione per la parità di genere: la volontà di esserci e contribuire al dibattito nel Paese mettendo in luce il contributo d’idee e competenze femminili, guardando al passato per migliorare il futuro. E quale miglior palcoscenico se non durante la tre giorni “Passerella Mediterranea- Le donne della Magna Grecia”, promossa dall’associazione Urban Events e accanto ad una grande imprenditrice come Carmela Comes, che crede nel proprio territorio e nella valorizzazione dei talenti». CARMELA COMES- direttrice creativa dell’omonima maison: «Ho deciso di partecipare a questo grande evento che unisce moda, arte, cultura e solidarietà perché condivido il filo conduttore. Eteree, essenziali, leggiadre, senza troppi fronzoli. Seta pura ma anche organza e pizzi preziosi: così le immagino le donne della Magna Grecia e a loro mi sto ispirando per la mia nuova collezione che vedrete nell’ultima giornata della kermesse. Pensiamo ai manufatti di quel tempo. Raccontavano storie di amore e di guerra, di quotidiano e di divino. Sono innamorata di quel periodo, delle bellezze racchiuse nel nostro Museo Archeologico nazionale Marta. Ecco, vorrei che i miei abiti fossero come quei vasi. Che raccontassero le storie delle donne che li indossano. Le spose che vengono nel mio atelier hanno il sogno negli occhi. Alcune potranno permettersi un abito così importante, solo nel giorno del loro matrimonio ed io non posso deluderle. Sento forte questa responsabilità. La prossima collezione sarà un omaggio alla donna senza tempo, libera e leggiadra che, intatta nella sua armonia e sacralità, dal passato è giunta fino ai giorni nostri». MARIO RIGO – Consulente per la promozione dell’evento “Passerella Mediterranea”:  «Il mio obiettivo all’interno di questo importante progetto è quello di promuovere il nostro territorio attraverso la sua storia e la sua arte, coniugandolo con la bellezza del nostro tempo. Il nostro territorio ci ricorda chi siamo. Ed è proprio respirando la sua bellezza che meglio lo interpretiamo è meglio lo promuoviamo. Ricco di arte, storia e cultura, di qui tutto nasce per dare vita a ciò che tutti vorrebbero avere: l’eccellenza del made in Italy. La moda italiana, viene definita un fenomeno culturale e sociale. È l’emblema dello stile e dell’eleganza del Belpaese. Possiamo tranquillamente dire che la moda è una forma d’arte. La moda si nutre dell’arte per dare vita a creazioni a metà tra l’effimero e il tangibile, tra il sogno e la realtà e a sua volta, con i suoi cicli, le sue tendenze, le sue ispirazioni, le sue atmosfere, è in grado di fare da musa ai più grandi artisti. Ecco perché anche quest’anno ho deciso di essere al fianco dell’associazione Urban Events per la promozione del nostro territorio e ad una grande stilista dei nostri tempi, con l’obiettivo di celebrare Carmela Comes. Ancora una volta, la mia firma, affianca e promuove la bellezza». ALFREDO TRAVERSA consulente per l’identità culturale del format “Passerella Mediterranea”: «Nel 1937, nell’Esposizione Universale di Parigi, Grottaglie partecipò con alcuni artigiani che crearono ceramiche che riproducevano manufatti magnogreci e già nel 1911, nell’Esposizione di Torino, la Scuola Ceramica di Grottaglie, in forma istituzionale, presenziò nello stesso modo. Un connubio che dunque parte da lontano e che noi vogliamo evidenziare». DEBORAH CINQUEPALMI, Presidente associazione Simba, con cui l’associazione Urban Events collaborerà: «È estremamente importante per l’associazione che presiedo, essere stati eletti tra i social partner di “Passerella Mediterranea” che si svolgerà tra Taranto e Grottaglie a settembre. Per quanto ci riguarda, riteniamo che sia fondamentale promuovere questi eventi che uniscono arte, moda e solidarietà e quindi porre l’accento su temi così sensibili, come quello del reparto di oncoematologia pediatrica Nadia Toffa, che è diventato un punto di riferimento importantissimo sia per Taranto che per tutta la provincia. Io ringrazio l’associazione Urban Events per averci scelto e aver scelto la nostra associazione, che opera all’interno di questo reparto a nome di tutti i volontari, delle famiglie dei bambini ospedalizzati e del primario del reparto, il dottor Valerio Cecinati». DON FRANCESCO SIMONE Direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici dell’arcidiocesi di Taranto e Direttore del Mudi, che ospiterà il primo convegno: «Il Museo Diocesano di Taranto ha accolto positivamente la richiesta dell’Associazione Urban Events, per la realizzazione di un convegno dedicato sul bisso, conosciuto come la “seta del mare” che si ottiene dai filamenti che secerne la Pinna nobilis, un grande mollusco conosciuto anche come “nacchera”, che si ancora ai fondali sabbiosi del mare. Di bisso erano gli abiti di re Salomone, di sovrani e potenti. Lo raccoglievano e lo lavoravano le donne dell’acqua, sacerdotesse del mare che vivevano sulle sponde del Mediterraneo. La lavorazione del bisso è stata una vera e propria arte, purtroppo oggi quasi scomparsa, una antica arte di tessitura che a Taranto ha avuto una lunga e feconda produzione, realizzando tanti manufatti preziosissimi. Un tempo il bisso veniva pescato e lavorato a Taranto per produrre soprattutto indumenti. Il MuDi, nella sua collezione museale, vanta la presenza di una di queste bellissime opere d’arte. Infatti, nella sala espositiva n. 33 dedicata all’Arcivescovo Ferdinando Bernardi, affisso al muro, si distingue il prezioso arazzo del Gesù Buon Pastore realizzato in bisso applicato e ricamo in seta e oro. Quest’opera è stata realizzata nel 1930 da Rita Del Bene, una delle ultime artigiane tarantine a lavorare il bisso e a dirigere una scuola per la sua lavorazione. Il disegno raffigura Gesù Buon Pastore e originariamente il tessuto era stato pensato come un antependium (o paliotto) a rivestimento di un’altare, e donato all’Arcivescovo Bernardi che lo destinò probabilmente all’altare maggiore della Basilica Cattedrale di San Cataldo. Dunque, il convegno che si svolgerà a settembre presso l’auditorium del MuDi potrà essere una grande opportunità per riscoprire un’opera d’arte di grande valore e bellezza, ma sarà soprattutto un’occasione in cui poter tornare a parlare di una tradizione artigiana, quella della lavorazione del bisso, che andrebbe recuperata non solo attraverso studi e approfondimenti culturali, ma anche attraverso la possibilità di ricreare luoghi in cui poter tornare a vivere di questo lavoro». (CS)

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