Confcommercio Taranto (foto Todaro/AntennaSud)
Confcommercio Taranto (foto Todaro/AntennaSud)

“Dichiarazione priva di fondamento scientifico che danneggia un intero comparto economico e l’immagine della città. Stiamo valutando azioni legali”. Con queste parole Confcommercio Taranto ha replicato con fermezza alle affermazioni di Enzo Magistà, ex direttore di Telenorba, che ha parlato di presunta tossicità delle cozze tarantine.

Secondo l’associazione, “le dichiarazioni richiamano in maniera pretestuosa il tema della diossina e rappresentano un atto di disinformazione che colpisce un settore già fragile e una città impegnata in un difficile percorso di riscatto”.

Confcommercio sottolinea che “non vi è alcun riscontro ufficiale che confermi quanto affermato da Magistà, le cui parole alimentano “un allarmismo ingiustificato basato su informazioni distorte e obsolete. La Cozza Nera Tarantina è un’eccellenza riconosciuta e tutelata come Presidio Slow Food, monitorata da ASL e ARPA Puglia attraverso controlli costanti e capillari”.

Pur riconoscendo che in passato siano state individuate criticità in alcune aree del primo seno del Mar Piccolo, Confcommercio ribadisce che “proprio per garantire sicurezza e qualità, la produzione viene trasferita entro il 28 febbraio di ogni anno nel secondo seno o in Mar Grande. Un progetto sperimentale sta inoltre valutando l’estensione dei tempi di permanenza sulla base dei risultati delle decontaminazioni stagionali”.

“I prodotti ittici immessi sul mercato rispettano rigorosi protocolli di conformità, mentre le irregolarità riguardano esclusivamente produzioni illegali in aree interdette, contrastate con fermezza dalla Guardia Costiera e dalle autorità competenti”, precisa Confcommercio.

“Le parole di Magistà non colpiscono solo il prodotto, ma l’identità stessa di Taranto. La cozza è simbolo di cultura, tradizione culinaria e legame con il mare. Fare affermazioni simili significa infliggere un colpo mortale a un comparto che già affronta sfide complesse come i cambiamenti climatici, la scarsità di prodotto e le bonifiche ambientali”, denuncia Confcommercio.

La nota conclude ricordando che chi opera nel campo dell’informazione dovrebbe mostrare maggiore prudenza e rigore: “La comunicazione è uno strumento potente, se usata male può creare danni incalcolabili. Per questo abbiamo dato mandato ai legali di valutare le possibili azioni da intraprendere”.

Confcommercio conferma il proprio impegno a fianco di mitilicoltori e ristoratori, garantendo ai consumatori che la Cozza Nera Tarantina resta un tesoro sicuro e genuino, simbolo di un territorio che vuole crescere e riscattarsi.