Taranto, allarme SNALS e CONFSAL: preoccupazioni per educatori e famiglie
Forte preoccupazione è stata espressa da Elvira Serafini, segretario nazionale dello SNALS e vicesegretario generale della CONFSAL, durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina presso INVERSI Engineering. Al centro del dibattito, il futuro degli asili nido comunali e le conseguenze della loro privatizzazione, che coinvolgono direttamente sia i lavoratori sia le famiglie del territorio.
"La decisione del Comune di Taranto di ridistribuire i quaranta educatori assunti tramite concorso in mansioni completamente diverse da quelle per cui si erano candidati è inaccettabile," ha dichiarato Serafini. "Questo non solo svilisce la figura professionale dell’educatore, ma solleva anche dubbi sulla qualità dei servizi e sulle garanzie per le famiglie."
La privatizzazione, secondo il sindacato, rischia di compromettere l'accesso ai servizi educativi da parte delle famiglie meno abbienti, soprattutto quelle con più figli o con redditi bassi certificati tramite l'ISEE. "Siamo preoccupati – ha aggiunto Serafini – perché già oggi molte famiglie incontrano difficoltà economiche significative, e questo provvedimento potrebbe aggravare ulteriormente la situazione."
Patrizia Mignolo, consigliere nazionale e vicesegretario provinciale CONFSAL, ha ribadito la contrarietà alla privatizzazione: "Pur riconoscendo che l'Ente può adottare questa misura in caso di limiti di bilancio, il nostro obiettivo resta tutelare i lavoratori, garantendo loro salari adeguati, progressioni economiche e un ambiente lavorativo che valorizzi la meritocrazia e la formazione."
La CONFSAL presenterà un documento al sindaco Melucci nella riunione del prossimo 13 dicembre, puntando a salvaguardare il ruolo degli educatori e assicurare che il diritto allo studio rimanga una priorità. "Vigileremo affinché non si creino disparità tra famiglie e che la qualità dei servizi resti garantita," ha concluso Mignolo.