Bruno Vespa e Adolfo Urso
Bruno Vespa e Adolfo Urso

“Taranto deve poter contare su una vera decarbonizzazione, ma senza un piano energetico adeguato non sarà possibile realizzare la transizione industriale dello stabilimento siderurgico”. Lo ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo a Forum in Masseria, evento giunto alla quinta edizione, in corso a Manduria.

Urso ha ribadito la volontà del Governo di garantire anche a Taranto un futuro industriale sostenibile, sulla scia di quanto avvenuto a Terni e Piombino, dove sono già stati firmati accordi di programma interistituzionali. “Abbiamo la stessa ambizione per Taranto: produrre sei milioni di tonnellate di acciaio green con forni elettrici”, ha precisato il ministro.

Per farlo, però, serve energia. “In assenza della nave rigassificatrice con tutte le autorizzazioni, non sarà possibile alimentare i forni elettrici”, ha dichiarato Urso indicando la FSRU come tassello imprescindibile del piano. Ma non solo: anche l’approvvigionamento idrico e lo smaltimento delle acque sono parte delle criticità tecniche ancora da affrontare.

Il titolare del dicastero ha ricordato l’urgenza della situazione legata all’ex Ilva: “Senza il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), lo stabilimento rchiusura, come indicato da una sentenza del tribunale di Milano”. Per questo motivo, Urso ha annunciato la convocazione di una riunione ad oltranza con gli enti locali, finalizzata al raggiungimento di un’intesa politica e tecnica.

“L’acciaio non andrà a Genova. Vogliamo che resti a Taranto, ma servono scelte condivise. Stiamo anche adattando le normative europee per rendere davvero sostenibile e green la produzione siderurgica in Italia”, ha concluso.